domenica 14 marzo 2021

La serie della letteratura giapponese ~399~

 


Due foto dell'imagine della festa di Tanabata


Tsurezure Gusa (20)

 

La festa di Tanabata () è molto elegante. Dopo questa, l’autunno diventa più profondo e man mano si sente più freddo alla sera. A questo momento, il gruppo dell’oca selvatica arriva cantando in Giappone e la parate sotto del fogliame di Lespedeza diventa rossa. E i contadini cominciano a raccogliere il riso primaticcio e lo asciugano. Così, nell’autunno soprattutto, io trovo tante scene suggestive, perché mi pare che, come se fossero concentrate le varie cose affascinanti in quello.

 

E anche la vista della mattina seguente dopo quando è passata via la tempesta, è interessante.

 

Continuando di dire così, tutti penseranno che queste cose sono già espresse tanta volte o nella “Storia di Genji” o in “Makura no Soushi”, pero, secondo me, non sarà male di dire la stessa cosa di nuovo.

 

Nel vecchio libro, è detto che, se uno non dica quello che pensa, lui avrebbe la pancia gonfiata. Davvero!

 

Allora io scrivo il mio saggio lasciandomi dove va il mio pennello. Ma, dapprima io ho cominciato a scriverlo solo per consolare me stesso. E dopo, ho intenzione di buttarlo via, perciò non ci sarà nessuno che lo legge.

 

(1) La festa di Tanabata è cominciata basando su una leggenda cinese. Cioè, nella vecchia Cina si diceva che la coppia di due stelle, l’Altair e la Vega sono divise in due lati della Via Lattea, perché avevano provocato l’ira dell’imperatore nel cielo. E loro due erano permessi di incontrare solo una volta all’anno, alla sera di 7 di luglio. E in Cina vecchia c’era un costume di pregare il miglioramento dell’arte manuale della donna a questo giorno. Cosi è nata una festa delle due stelle da tenersi alla sera di 7 di luglio.

 

D’altra parte, in Giappone c’era una fede per la vergine tessitrice chiudendosi in una capanna sulla riva, isolata dai posti abitati, che aspettava l’arrivo di una divinità. E quando è introdotta in Giappone quella festa delle stelle dalla Cina verso nell’ottavo secolo, è riunita con questa fede per la vergine tessitrice. Poi anche in Giappone è cominciato a festeggiare il 7 di luglio come la festa delle stelle.

Ancora adesso, noi giapponesi, alla sera di questo giorno, festeggiamo mettendo le strisce di carta di diversi colori, su cui è scritto il desiderio d’ognuno al ramo di bambù nano, come si vede nella foto di sopra.