domenica 13 dicembre 2020

La serie della letteratura giapponese ~374~

 


Due foto della vista invernale in Kyoto
(non c'entra al contenuto di questa sezione)


Houjyouki (La descrizione della vita in una capanna)

~Il saggio scritto da un monaco che ha fatto la vita da eremita, chiamato Kamono Nagaakira con nome da laico~

 

Il testo (30)

 

In genere, quando uno vuole costruire sua casa, non è che lui ne fa solo per se stesso. Uno la costruirà per la sua famiglia oppure per i suoi vassalli e l’altro invece, la costruirà per i suoi compagni o amici cari. Poi, c’è anche la gente che la costruisce per il suo signore o il suo maestro, perfino anche per il suo bene o il bue e cavallo.

 

Tuttavia, io ho costruito la mia capanna solo per me stesso. Non c’entrano gli altri. Perché, pensando la situazione della società incostante e del mio stato attuale, non posso avere la consorte nemmeno il cameriere su cui contare.

 

Supposto che io costruisca la casa grande, con chi potrei vivere come la compagna di vita e a chi potrei far abitare come il cameriere?

 

Dunque, nella società, la gente che ha amici, soprattutto rispetta tanto uno molto caro e anche uno ricco fra quelli. Non è che lui sceglie l’uno molto affettuoso e onesto per primo.

 

Perciò, per me, non c’è nulla di meglio che fare l’amico gli strumenti musicali e le caratteristiche naturali d’ogni stagione.

 

Chi lavora come il cameriere, generalmente vuole lavorare sotto il padrone che gli dà la ricompensa ricca e lo tratta con tanti favori. Non vuole mai la vita solo silenziosa e semplice con il suo padrone gentile.