Due foto della vista invernale in Kyoto (non c'entra al contenuto di questa sezione) |
Houjyouki (La descrizione della vita in
una capanna)
~Il saggio scritto da un monaco che ha
fatto la vita da eremita, chiamato Kamono Nagaakira con nome da laico~
Il testo (30)
In genere, quando uno vuole costruire sua
casa, non è che lui ne fa solo per se stesso. Uno la costruirà per la sua
famiglia oppure per i suoi vassalli e l’altro invece, la costruirà per i suoi
compagni o amici cari. Poi, c’è anche la gente che la costruisce per il suo
signore o il suo maestro, perfino anche per il suo bene o il bue e cavallo.
Tuttavia, io ho costruito la mia capanna
solo per me stesso. Non c’entrano gli altri. Perché, pensando la situazione
della società incostante e del mio stato attuale, non posso avere la consorte
nemmeno il cameriere su cui contare.
Supposto che io costruisca la casa grande,
con chi potrei vivere come la compagna di vita e a chi potrei far abitare come il
cameriere?
Dunque, nella società, la gente che ha
amici, soprattutto rispetta tanto uno molto caro e anche uno ricco fra quelli.
Non è che lui sceglie l’uno molto affettuoso e onesto per primo.
Perciò, per me, non c’è nulla di meglio
che fare l’amico gli strumenti musicali e le caratteristiche naturali d’ogni
stagione.
Chi lavora come il cameriere, generalmente vuole lavorare sotto il padrone che gli dà la ricompensa ricca e lo tratta con tanti favori. Non vuole mai la vita solo silenziosa e semplice con il suo padrone gentile.