Due foto del presente porto di Kobe |
Houjyouki (La descrizione della vita in
una capanna)
~Il saggio scritto da un monaco che ha
fatto la vita da eremita, chiamato Kamono Nagaakira con nome da laico~
Il testo (5)
Nello stesso anno 1180, verso
giugno, è spostata la capitale improvvisamente. Era la cosa veramente
inaspettata. Ho sentito dire che, la presente capitale Kyoto, è fondata un po’
più di 400 anni fa, dal periodo del regno dell’imperatore Saga (N.B:
Storicamente, era fondata dall’imperatore Kanmu, il padre di Saga, perciò non
si capisce perché Nagaakira ha scritto così. Secondo gli studiosi presenti, lui
avrà voluto scrivere solo circa 400 anni fa e non avrà considerato tanto dell’fondatore,
oppure avrà sbagliato semplicemente. Comunque, scrivo così come scritto nel
testo.)
Poiché Kyoto funzionava come la
capitale per lungo tempo, non si deve spostarla facilmente, senza il motivo
speciale. Tutta la gente quindi, si preoccupava molto. E questo è veramente
logico.
Tuttavia, i lamenti della gente era
inutili. Cominciando con l’imperatore, i ministri e nobili di alta classe anche
hanno spostato al paese Settsu (il vecchio nome della presente provincia Hyogo
in cui si trova la città Kobe) dove c’è la nuova capitale. Ed è risultato che non
c’è rimasto nessun funzionario a Kyoto.
Naturalmente, dentro di sé, nessuno
voleva spostare a Settsu, lasciando la città Kyoto, tanto ambientata e affezionata.
Ma quelli che lavoravano nella corte imperiale volendo avere successo, hanno
cercato di spostarci quanto possibile presto.
Invece, quelli che non avevano la
speranza nel futuro, non avendo la capacità di seguire la voga del tempo, sono
rimasti a Kyoto, con tanto lamento.
N.B: Questo periodo in cui
Nagaakira è vissuto, era veramente una svolta nella storia, cioè era il periodo
in cui una famiglia di Samurai, chiamata Taira, stava accrescendo la sua
autorità. Riguardo al dettaglio consultate per favore “La storia di Samurai da (6)
a (15)”.
E a questo momento, il capo di questa
famiglia è chiamato Taira no Kiyomori che era il nonno dell’imperatore, e lui
stesso era il primo ministro.