mercoledì 15 luglio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 335~

sopra, il paravento
Sotto, Kichou





Makura no Soushi (335)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (334)

Duecento novantasettesimo (1)
( ~ da 293 a 296 sono saltati~)

Un giorno, Il fratello dell’imperatrice (il sig. Korechika) è venuto nel palazzo imperiale e ha fatto una lezione della poesia cinese all’imperatore. (N.B: A questo momento, il  Sig. Korechika aveva 20 o 21 anni, e l’imperatore aveva 14 o 15anni. E Korechika era l’uomo molto istruito e spesso faceva la lezione all’imperatore.)

Poiché la sua lezione durava lungo come al solito, e le mie colleghe che stavano vicino all’imperatrice con me, pian piano sparivano per dormire all’ombra del paravento o Kichou (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 186~”), solo io ho dovuto starvi sopportando il sonno.

Allora, un funzionario incaricato da far sapere l’ora, ha detto “L’ultimo quarto del toro (circa tre e mezza della mattina, comunque, riguardo al sistema dell’ora in questo periodo di Heian, consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 315~”)” da lontano.

E io, ho parlato da sola senza intenzione:

“Oh, già spunta il giorno!”

Ma il sig. Korechika ne ha sentito e detto:

“Ormai, è passata l’ora da dormire, non è vero?” E non dimostrava niente l’aria di andare al letto.

Io mi pentivo d’aver detto tale cosa, ma, ormai non era possibile di usare sotterfugi, perché non c’era nessuna collega che mi aiutava.

Ma l’imperatore già sonnecchiava appoggiandosi alla colonna e il sig. Korechika, vedendolo, ha detto all’imperatrice:

 “Guardatelo, è già alba, ma l’imperatore sta dormendo. È giusto?”

Allora, l’imperatrice ha detto:

“È vero, è vero.” E sorrideva. Tuttavia, l’imperatore continuava a dormire senza accorgerne.