domenica 12 luglio 2020

La serie della letteratura giapponese ~ 334~


Due foto della località Ono di Kyoto



Makura no Soushi (334)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (333)

Duecento novantaduesimo

La madre del segretario generale nel ufficio del principe ereditario, è la famosa compositrice di Waka. Una volta, lei ha partecipato alla cerimonia buddista, chiamata Hokke Hakkou (1) in un tempio buddista.

E il giorno prossimo, lei ha tenuto una festa della musica e la poesia nella sua villa situata a Ono (il nome della località nord-est in Kyoto). A questa occasione, lei ha composto una Waka come seguente:

Takigikoru Kotowakinounitsukinishiwo Izaononoewa
Kokonikutasamu (2)

È veramente eccellente questa Waka!

Comunque, questa storia non è che ero presente alla festa ma me ne ha fatto sapere un mio conoscente.

(1) Hokke significa Saddharmapundarika-sutra, che è uno di sutra molto importanti nel Buddismo. Quando fu introdotto questo sutra dall’India a Cina, i vari monaci hanno tradotto in cinese, e adesso ne sono rimasti tre. Fra questi, è più diffuso quello che era tradotto da Kumarajiva (vissuto da circa 350 a circa 409 dopo Cristo) in otto ruoli. E anche in Giappone, questo Hokke sutra, tradotto da Kumarajiva è diventato molto popolare. E nel periodo di Heian, si teneva spesso la cerimonia di leggere e di fare la lezione di questo sutra dal monaco, o in un tempio, o nella corte imperiale, o in casa di un nobile di alta classe.

E Hakko significa otto corsi. Cioè, vuol dire che, la cerimonia da leggere e fare la lezione di questo sutra dividendo in otto volte, cioè due volte (la mattina e la sera) a quattro giorni.

E il significato di Waka suddetta è come seguente:

Takigikoku Kotowakinounitsukinishiwo : È già finito di raccogliere la legna.
Izaononoewa Kokonikutasamu: Orsu, buttiamo via il manico di Ono (significa “scure”).

Questa Waka deriva da un aneddoto in Jataka (l’antologia della narrazione di Buda nella sua precedente esistenza, cioè quando fu ancora un monaco che faceva le pratiche ascetiche.) Secondo questo aneddoto, Gautama (il cognome di Budda) si è impadronito del contenuto di Hokke sutra, raccogliendo la legna, cogliendo la verdura e attingendo acqua (cioè facendo tanto lavoro). E dopo che aveva imparato tutto di Hokke sutra, non era necessario più usare la scure per Budda.

La madre del segretario generale quindi, ha composto questa Waka, paragonando questa cerimonia un po’ faticosa, all’addestramento di Budda (cioè raccogliere la legna ecc.,) come seguente:

“La cerimonia seria è già finita, e godiamo ora la festa della musica e della poesia, ormai la scure non è più necessaria per noi.”

E così, lei ha fatto il gioco delle parole con la scure (Ono) e il nome della località Ono dove c'era la sua villa.