mercoledì 1 febbraio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (188)


Due illustrazioni di Bodhidharma


Ugetsu Monogatari 77 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Aozukin (Il cappuccio blu) ~ 10 ~

E il giardino del tempio è tanto pieno di erbaccia da difficilmente poter distinguere le cose. Le porte del palazzo principale e della sala da lettura sono rimaste cadute marcite.

Kaian allora, ha cercato il posto in cui lui ha fatto sedersi quel monaco padrone e ci ha trovato un uomo magrissimo che sembrava quasi l’ombra. Questo uomo che si è seduto dentro le piume delle pampas portava i capelli e la barba incolti e mormorava qualcosa con la voce bassa e sottile.

Ascoltandola con la massima attenzione, Kaian ha notato che ciò era una frase di quella poesia Zheng-dao-ge.

Kaian ha l’guardato fisso per alcuni momenti e poi, afferrando il bastone, ha tuonato contro quel monaco:

“Somosan, Nanno shoi zo. (una domanda da utilizzare fra i buddisti dello Zen che significa (Come, cosa fai?)”

Appena detto cosi, Kaian ha colpito la testa del monaco con il bastone. Allora, la figura di questo uomo è scomparsa improvvisamente come se il ghiaccio sciogliesse dal sole di mattina e sono rimasti solamente il cappuccio blu e l’osso sull’erba.  

Si supponeva che fosse sparita l’ossessione di lungo tempo finalmente. Dovrebbe esserci la venerabile ragione e insegnamento del Buddismo, forse…

E cosi, il nome di Kaian di grande virtù è diventato famoso in qualsiasi perse perfino in Cina e il popolo l’ha elogiato dicendo:

“Sembra che sia ancora vivo Bodhidharma (il fondatore dello Zen, vissuto nel sesto secolo)”

Dopo di che, gli abitanti del villaggio si sono radunati e hanno restaurato e pulito il tempio, e invitato Kaian come il superiore di questo tempio. La setta del tempio quindi, è cambiata da Shingon (una setta del Buddismo esoterico) a Soto (una setta del Buddismo Zen) con il nome Taiheizan Daichuji e si dice che ancora prospera.

(N.B
Taiheizan è l’altro nome del tempio e Daichuji è il suo vero nome. All’inizio, come l'altro nome, si metteva quello della montagna dove sedeva il tempio, ma, dopo dodicesimo secolo, è diventato popolare da metterlo a qualsiasi tempio.

Poi l’ultima frase “si dice che ancora prospera” è naturalmente basata sul periodo Edo in cui questo romanzo era scritto

~  fine di “Aozukin” ~

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