domenica 12 febbraio 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (191)


Due illustrazioni di Si-ma Qian

Ugetsu Monogatari 80 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Hinpukuron (Il saggio sulla povertà e la ricchezza) ~ 3 ~

Lo spirito dell’oro ha continuato a parlare:

“Allora, se uno, nonostante che è ricco e prosperato, non sia arrogante e orgoglioso, lui è proprio come Confucio, il grande saggio. Ma in genere si dice che il ricco normalmente diventa scontroso e sciocco.

Questa cosa pero, è applicabile solo all’uomo estremamente avido e brutale. La gente che prosperava nel tempo vecchio, accertava bene la legge della natura e giudicava i pro e i contro della ambiente e dell’aspetto topografico. E di conseguenza, ha potuto ottenere la ricchezza e prosperità naturalmente e necessariamente.

Per esempio, Tai-gong-wang, il famoso generale in vecchia Cina, quando lui era nominato il governatore nel paese Qi (uno dei paesi nel periodo della dinastia Zhou in Cina, Avanti Cristo 1050 – 256), ha insegnato la maniera da lavorare al popolo e loro erano riusciti a guadagnare bene. E non solo loro ma anche coloro che vivevano negli altri paesi erano venuti a lavorare in Qi.

Inoltre c’erano tanti uomini che diventavano miliardari con la loro abilità in vecchia Cina e Si-ma Qian, (il famoso studioso storico cinese, vissuto verso nel 200 secolo Avanti Cristo) anche aveva scritto di loro nel suo libro storico chiamato Shi-ji. Ma, gli studiosi posteri, dicendo troppo volgare di questa storia, l’hanno accusato in coro. Io ne trovo solo la mancanza della comprensione di loro.

Meng-zi anche ha detto che uno che non ha il mestiere stabile e beni non tiene neanche il carattere buono.

Il contadino quindi, lavorando bene nel campo, produce il cereale e l’artigiano deve aiutarlo fabbricando gli arnesi necessari per l’agricoltura. Il mercante invece, deve vendere i prodotti girando per tutto il paese.


Ognuno, lavorando duramente cosi, potrà far condurre una vita agiata alla sua famiglie e rispettare l’antenato. Di conseguenza, loro potranno anche servire ai loro discendenti. All’infuori di ciò, che potrà fare uno come l’essere umano?”