giovedì 17 gennaio 2013

Intervallo(31)~La religione (10)~Lo Scintoismo (1)

Sopra, una roccia cinta da Shimenawa
Sotto, due alberi legati di Shimenawa
Sopra, un esempio di Shimenawa attaccata a una casa
Per quanto riguardo allo Scintoismo, ho toccato un po’ nella prima sezione della religione. Questa volta pero, lo vorrei scrivere più dettagliatamente.

Mi rimane un po’ di dubbio, se possa chiamarlo “la religione” o no nel senso che la dovrebbe essere. Perché, nello Scintoismo non c’è il fondatore nemmeno la dottrina. Si può dire pero, le divinità scintoisti, dal tempo antico, sono state sempre a fianco della vita quotidiana del popolo e dopo essere introdotte le altre religioni come il Buddismo e il Cristianesimo in Giappone, non era mai interrotto il vincolo con i giapponesi nella radice.
La nascita dello Scintoismo, si dice che deriva dall’Animismo. Nel vecchio tempo, il popolo credeva che in tutti i fenomeni naturali, cioè il sole, la luna, la pioggia, il vento, la neve ecc, si trovasse l'anima di Divinità.  Loro sentivano sempre la presenza della Divinità in ogni cosa del mondo, cioè dal movimento dei corpi celesti fino alla crescita di un’erbaccia. Perciò, si dice che nello Scintoismo ci sono otto milioni di Divinità.
Naturalmente, questo numero non è contato. Per noi giapponesi, otto milioni significano “innumerevole”.
All’inizio della storia, non esisteva ancora la costruzione del tempio, quindi il popolo, scegliendo il posto ideale come il bosco folto oppure le pietre filate, l’ha stabilito la dimòra sacra e pura per la Divinità. E per dimostrare che questo posto era scelto come il santuario, loro l’hanno cinto con la corda di paglia di riso, chiamata Shimenawa, che serviva a cacciare via tutta l’impurità. Perché, la Divinità non dimorava mai al luogo sporco.
Ancora oggi, questa Shimenawa si trova all’ingresso d’ogni tempio scintoista e anche noi stessi la mettiamo alla porta di nostra casa nel capodanno (la festa più importante per noi ).
Da quando era introdotta la risicoltura in Giappone circa 2400 o 2500 anni fa, fino all’età moderna, il Giappone è stato sempre la nazione agricola e soprattutto il riso ne faceva il ruolo più principale. Questo fatto, ho scritto ogni tanto nella storia di Samurai, quindi credo che ormai Voi lo conosciate bene. Nella società agricola, la cosa più importante è lavorare in gruppo. Dal tempo antico, tutti i contadini, appartenendo in un villaggio ciascuno, collaboravano tra di loro sotto il comando del capo. In questa società, quindi, non c’era nessuno spazio da provocare l’individualismo. In ogni aspetto dell’agricoltura, cioè arare la terra, preparare il vivaio, trapiantare, strappare le erbacce e raccogliere il riso, se tutti i membri del villaggio non lavorassero insieme, non sarebbero riusciti bene. Perciò, la società giapponese è stata chiamata “quella di villaggio” oppure “quella verticale” per lungo tempo.