Tsurezure Gusa (123)
Ogni volta che si vede la processione,
uno dice o tale o quale, e dopo quando la passa via, tutti si scendono sotto
dicendo:
“Stiamo qua, fino quando arriverà quella
prossima.”
Comunque, loro vogliono guardare
solo la processione.
Invece, la persona più raffinata
non la guarda bene chiudendo gli occhi. I giovani di classe bassa che si
occupano di servire il loro signore e gli uomini che stanno dietro la persona
nobile, non potendo sporgersi avanti goffamente, non provano a guardarla per
forza.
A questa festa del tempio
scintoista di Kamo, tutte le cose si ornamentano con il fiore di malva e se ne
trova un’atmosfera elegante.
E al momento vicino all’alba, mi
viene una voglia di sapere il nome del padrone del carro che si raduna
silenziosamente da qua e là. E mentre io suppongo di chi sarà, ogni tanto mi
cade sotto gli occhi alcuni conducenti del carro o servitori che conosco.
E non mi stanco di vedere i carri
raffinati o lussi che s’incrociano avanti a me.
Alla sera, i carri che facevano fila
al fianco della strada e la gente che ci affollava molto, non so dove sono
andati, si sono diradati man mano. E quando è sciolto l’affollamento del carro,
anche sono portati via i tappeti e gli avvolgibili, e così, la vista d’attorno
diventa molto triste in un istante.
Guardando questa scena, mi sento di
vedere la fugacità di questo mondo. È anche suggestiva questa scena per me.
Secondo me, vedere questa
situazione della strada significa proprio di vedere la festa.