domenica 27 marzo 2022

La serie della letteratura giapponese ~501~

 


Due foto della festa attuale del tempio scintoista di Kamo


Tsurezure Gusa (123)

 

Ogni volta che si vede la processione, uno dice o tale o quale, e dopo quando la passa via, tutti si scendono sotto dicendo:

 

“Stiamo qua, fino quando arriverà quella prossima.”

 

Comunque, loro vogliono guardare solo la processione.

 

Invece, la persona più raffinata non la guarda bene chiudendo gli occhi. I giovani di classe bassa che si occupano di servire il loro signore e gli uomini che stanno dietro la persona nobile, non potendo sporgersi avanti goffamente, non provano a guardarla per forza.

 

A questa festa del tempio scintoista di Kamo, tutte le cose si ornamentano con il fiore di malva e se ne trova un’atmosfera elegante.

 

E al momento vicino all’alba, mi viene una voglia di sapere il nome del padrone del carro che si raduna silenziosamente da qua e là. E mentre io suppongo di chi sarà, ogni tanto mi cade sotto gli occhi alcuni conducenti del carro o servitori che conosco.

 

E non mi stanco di vedere i carri raffinati o lussi che s’incrociano avanti a me.

 

Alla sera, i carri che facevano fila al fianco della strada e la gente che ci affollava molto, non so dove sono andati, si sono diradati man mano. E quando è sciolto l’affollamento del carro, anche sono portati via i tappeti e gli avvolgibili, e così, la vista d’attorno diventa molto triste in un istante.

 

Guardando questa scena, mi sento di vedere la fugacità di questo mondo. È anche suggestiva questa scena per me.

Secondo me, vedere questa situazione della strada significa proprio di vedere la festa.

 

Poiché trovo spesso la faccia che conosco solo la vista, posso capire che il numero del popolo di questo mondo non è moltissimo. Anche se io muoia dopo che loro sono morti tutti quanti, arriverebbe subito il mio ultimo momento.