Sopra, Mogusa Sotto, il monte Ibuki |
Makura no Soushi (342) ~ La fine ~
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (341)
Trecentesimo uno
Quando incontravo con il mio
ragazzo nel posto inopportuno, il mio cuore agitava molto. Allora, lui mi ha
chiesto:
“Come mai, tu sei agitata e turbata
così?”
E io ho risposto con la Waka come
seguente:
Ohsakawa Munenomitsuneni Hashiriino
Mitukuruhitoya Aramutoomoeba
La traduzione: Quando ti vedo in
questo posto, io provo sempre disordini come quell’acqua di fontana corrente,
perché mi preoccupo che, se ci sia per caso qualcuno che ci guardi.
N.B: “Ohosaka” è già spiegata nella
precedente sezione, ma, in questo caso indica solo “vedere=incontrare” e
Hashirii significa il nome della fontana che si trova nella zona del monte
Ohsaka. E Hashiri significa anche correre (agitare).
Trecentesimo due
Un giorno, un uomo mi ha detto:
“Ho sentito dire che tu lasci fra
poco il tuo servizio nella corte imperiale. È vero?”
Ho risposto con la Waka come
seguente:
Omoidani Kakaranuyamano Sasemogusa
Tarekaibukino Satowatsugeshizo
La traduzione: Non ne ho mai
pensato tale cosa. Ma, chi t’ha detto?
Omoidani è “pensare mai”.
Kakaranuyamano Sasemogusa è “come l’erba
di mogusa (una specie della pianta medicinale come si vede nella foto di sopra)”
e queste due frase non hanno significato ma è usato per modificare le prossime
frase.
Tareka è “Chi?”
Ibuki no è “del Monte Ibuki, che è
famoso posto in cui cresce l’erba mogusa, ma anche significa “dire”
foneticamente”
Satowa è “il villaggio, ma anche
significa “tale cosa” foneticamente”.
Tsugesizo è “ha detto?”
Dall’autrice di questo blog:
Comunque, dalla sezione 300 alla
302, Shonagon ha scritto per registrare la sua Waka che contiene il gioco delle
parole. Questo gioco delle parole, che ha doppio senso, si trova spesso in
questo saggio, e non è molto facile per me da tradurrlo. Spero che mi sia
spiegata almeno un po’.
E il testo di Makurano Soushi è
finito a questo punto. Ci sono alcune sezioni fuori del testo principale, ma
non le tocco, quindi, finisco la traduzione di Makurano Soushi in questo punto.
Ringrazio di cuore a chi ha avuto la pazienza di leggerlo fino ora. E adesso,
se sia possibile, sto pensando di tradurre l’altro saggio storico (scritto nel
periodo un po’ dopo di quello di Shonagon). A presto!