domenica 7 giugno 2020

Intervallo 53

Sopra, l'agrifoglio
Sotto, la testa della sardina infilzata al ramo dell'agrifoglio





Setsubun (1)

Riguardo a ciò, ho già scritto un po’ nella sezione “La serie della letteratura giapponese ~ 29 ~”, ma vorrei scriverne più dettagliatamente di nuovo a questa sezione.

Setubun è uno avvenimento tradizionale che si fa ancora adesso. Nel tempo antico, se ne faceva all’ultimo giorno dell’anno, naturalmente nel calendario lunare. Invece
oggigiorno, è stabilito il 3 febbraio, perchè si considera che il 4 febbraio è l’inizio della primavera nel calendario solare. Dicendo la verità, se calcoli dal calendario lunare a quel solare, il giorno dovrebbe cambiare ogni anno, pero, è troppo fastidioso di far così, perciò è fissato il giorno. Ma comunque, per noi popolo moderno, il 4 febbraio è troppo presto da dire "la primavera"...

Al giorno di Setsubun, è abitudine di ornamentare Hiragi Iwashi (un ornamento che è infilzata la testa della sardina al ramo dell’agrifoglio, come si vede nella foto di sopra), e anche si mangia la sardina soprattutto nella zona ovest e nord-est in Giappone. Perché dal tempo antico, è stato creduto che apparivano gli spiriti maligni e diavolo quando cambia la stagione. Perciò, la gente mettevano questo ornamento alla porta della casa di ognuna, credendo che gli spiriti maligni odiano l’odore della sardina e la foglia spinosa dell’agrifoglio. E questo costume è successo fino al oggi. Secondo il luogo, si mette alla porta anche l’aglio o lo scalogno, che hanno l’odore forte. (Simile un po’ alla storia di Dracula!)

Poi, si fa anche Mamemaki (gettare la soia) a questo giorno. Questa cosa deriva da un aneddoto che, nel vecchio tempo, appariva una volta un diavolo al Monte Kurama (situato in Kyoto), e un uomo coraggioso ha gettato la soia all’occhio del diavolo e questo si era arreso. Dopo di che, al giorno di Setsubun, è cominciato a gettare la soia, dicendo “Diavolo fuori, la fortuna dentro”.

Setsubun deriva dalla cerimonia antica chiamata Tsuina, ma riguardo a questo, vorrei scrivere alla prossima sezione.