Due foto di Ashida |
Makura no Soushi (255)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (254)
Duecento ventiduesimo
Quando vedo un uomo, forse il
messaggero per un nobile, cammina in fretta una lettera a mano, mi incuriosisco
di dove, e a chi lui la sta portando.
Poi, una ragazza, vestita a modo
carino, cammina con Ashida (una specie di zoccoli di legno sollevati da due
regoletti alti, come si vede nella foto di sopra) di cui regoletti sono attaccati
di terra. In questo caso, se lei porti un sacco grosso oppure una scatola in
cui sono messi alcuni libri, non posso resistere a vedere dentro, chiamandola
apposta.
Quando passa un conoscente avanti
alla porta di mia casa, io lo chiamo. Ma se lui passi via senza rispondermi, io
odio non solamente lui ma anche il suo signore, pensando in che maniera lui
disciplina i suoi servitori.
Duecento venti terzo (1)
Non mi piace di trovare qualche
spettatore che sta nel carro decorato male. Quando ascoltiamo la predica del
monaco, posso magari permetterlo, perché noi ci stiamo per diminuire il nostro
peccato.
Ma, nel caso della festa, la storia
completamente cambia. Non è giusto di vedere la festa con il carro brutto. Piuttosto
meglio di non venire a vederla.
Nel mio caso, io mi dedico di
preparare da tanti giorni prima, il mio carro quanto possibile bello. Se io
trovi pero, un carro molto più bello di quello mio, io perderei la voglia di
rimanerci. Perciò, quando io vedo qualche carro povero e brutto alla occasione
della festa, mi domando con che intenzione lui sta qua.
Alla occasione della festa di Kamo,
io esco mattina presto per occupare il posto migliore per parcheggiare il mio
carro. E mentre aspetto la processione, già mi stanco alzandomi e sedendomi
dentro carro caldo. A questo momento, se vedo un certo gruppo dei carri in cui
stanno i nobili di alta classe che seguono Saiin, (consultate per favore “La
serie della letteratura giapponese ~ 249~”) mi sento gioia pensando che la
processione ci arriverà fra poco.