Sopra, il tempio buddista Koryuji Sotto, la statua di Bodhisattva Miroku |
Il tempio buddista Koryuji
Questo tempio si trova nella
circoscrizione di Ukyou in Kyoto. L’anno della costruzione non è ben chiaro, ma
si dice che è costruito nel settimo secolo. Nel vecchio tempo, in questa zona
abitava la grande famiglia Hata che fu giunta dalla Cina. Questa famiglia Hata aveva la capacità delle
diverse arti come quella della sericoltura, dei tessili, della produzione di
Sakè e della regolazione di un corso d’acqua, ecc.
Secondo la origine della storia
tramandata in questo tempio, il capo della famiglia Hata aveva costruito questo
tempio per consolare la buon anima di principe reggente Shotoku, morto in 622.
Ma, riguardo alla origine, ci sono diverse opinioni, quindi, non è ben sicura.
Tuttavia, è sicuro che lo aveva costruito la famiglia Hata.
Nel tempio, ci sono le varie statue
di Budda, e soprattutto quella che è la più famosa è proprio la statua di
Bodhisattva Miroku (Maitreya) la cui foto si vede sopra. Questo Bodhisattva si
crede che apparirà in questo mondo cinque miliardi seicento settanta milioni
anni dopo la morte di Gotama Siddhartha. (N.B dalla scrittrice di questo blog: è troppo
lungo questo anno e non si sa se sia rimasta ancora la Terra a quel momento o
no…)
Comunque, si crede che fino quando
appare in questo mondo come il Budda, assolutamente illuminato, Miroku si sta
dedicando a pratiche ascetiche nel cielo Tusita. La forma di questa statua si
chiama “Hanka Shiyuizo”. Hanka significa
il modo di sedersi e Shiyuizo è la figura pensierosa. Cioè, lui si siede sul
basamento mettendo la gamba destra sopra sul ginocchio di quella sinistra e
appoggiando il mento sulla mano destra. Questa rappresenta proprio la figura
che lui sta pensando con che maniera può salvare il popolo.
Questa statua è uno dei tesori d’arte
nazionali classificati per primo in Giappone e fatta di pino rosso. Riguardo a
questa statua, Karl Jaspers, il filosofo tedesco, l’ha esaltata con entusiasmo
dicendo, “La figura suprema dell’esistenza umana.”
Poi, c’è uno aneddoto che, nell’anno
1960, uno studente ha rotto un’anulare della mano destra di questa statua. Allora
correva voce che lui fosse incantato tanto quanto voleva toccarlo.
Ma la verità non è così. Dopo di che,
lui ha confessato che l’ha toccato solo per lo scherzo, perché non c’era
nessuno attorno. Ma ha detto anche, nemmeno lui stesso non capiva bene il
motivo.