domenica 22 novembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (63)


I due esempi della scrittura in giapponese nel tempo vecchio


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (27)

Il segreto seppellito (3)

“Beh, come vuoi farmi?”

Il monaco pensava.

All’improvviso, lui ha avuto una idea che poteva essere nascosta qualche cosa sotto la carta attaccata all’interno del cassetto. Lui quindi, ha cominciato a staccare la carta del primo cassetto, ma non si è trovato niente. E ha ripetuto la stessa cosa al secondo e terzo, pero pure non c’era niente.

Tuttavia, lui ha trovato una lettera nel cassetto più sotto.

“Oh, sarà questa che ti ha dato la preoccupazione?”

Quando il monaco ha domandato cosi, la ombra di Osono, guardandolo quietamente, ha fatto cadere lo sguardo su quella lettera vagamente.

“Vuoi farmi bruciarla?”

Il monaco le ha chiesto.

Allora, Osono, avanti a lui, ha abbassato la testa silenziosamente.

“Ho capito. Non ti preoccupare. Ora io torno al tempio e la brucerò subito.”

Il monaco ha promesso dicendo cosi. Allora, la illusione di Osono, sorridendo, è scomparsa.

Quando il monaco è sceso dal primo piano, già albeggiava. E lui ha detto a tutte le presone della famiglia di Nagaraya, che aspettavano con una certa ansia:

“Non vi preoccupate, Osono non apparirà mai più.”

Come aveva detto il monaco, dopo di che, la figura di Osono non si faceva vedere più.

La lettera era bruciata completamente, che era quella di amore mandata da un uomo quando Osono è stata a Kyoto per imparare la buona maniera.

Ma, chi conosceva il contenuto di ciò era solo il monaco. E quando lui è morto, anche il segreto della lettera era messo a tacere per sempre.


 ~ Il segreto seppellito, fine ~