domenica 1 novembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (57)


Due case tipiche giapponesi

Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (21)

Riconciliazione (5)


Loro parlavano dello stato passato, presente e futuro tra di loro e poi, l’uomo, senza sapere quando, si è addormentato.

Quando lui si è svegliato, già i raggi del sole penetravano fra gli spiragli delle imposte scorrevoli. E lui si è sorpreso guardando attorno, perché lui si è disteso direttamente sul pavimento marcio senza niente materasso.

“Forse ho sognato…? Ma no! Non è il sogno, perché si trova mia moglie al fianco mio.”

Pensando cosi, lui si è alzato pian piano e ha guardato in viso di moglie.

Di colpo, lui ha lanciato un urlo di sorpresa. Perché non vi si trovava la faccia. Sotto i suoi occhi, si è coricato un cadavere vestito solo di un abito della morte. Inoltre, questo cadavere non era altro che uno scheletro abbandonato per lungo tempo, su cui erano rimasti pochi capelli e alcune ossa.

Sotto la luce del sole, lui è stato distratto tremando come un malato per qualche momento. E poi, il suo brivido ghiacciato è cominciato a cambiarsi man mano alla disperazione e prostrazione profonda.

“Forse io sarei imbrogliato da qualcuno.”

La disperazione insopportabile e la prostrazione causata dall’ansia che non riusciva a star fermo, l’hanno sospinto al desiderio di chiarire il suo dubbio. Lui quindi, facendo finta di non conoscere questa zona, ha chiesto la strada per andare alla casa di sua moglie a un abitante.

Quest’abitante ha risposto:

“In quella casa non c’è nessuno ormai. Alcuni anni fa, abitava una moglie di un Samurai che era andato via dalla città. Questo Samurai, prima di lasciare la città, l’ha abbandonata per prendere la nuova moglie. Perciò la donna abbandonata se n’è tormentata e ammalata. Lei, non avendo nessun parente da aiutarla, alla fine era morta al 10 di settembre nell’anno scorso.”

                             ~ Riconciliazione, fine ~