domenica 15 novembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (61)


L'acconciatura della donna nel vecchio tempo
e i suoi ornamenti per i capelli


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (25)

Il segreto seppellito (1)


C’era una volta, un mercante ricco chiamato Inamuraya Gensuke nel paese Tanba (situato nella confine fra la presente provincia Hyogo e Kyoto). Lui aveva una figlia chiamata Osono. Poiché lei era tanto bella e saggia, a Gensuke dispiaceva di educarla sotto l’istruttore rustico. Lui quindi, facendo accompagnare una persona seria a lei, l’ha mandata a Kyoto per far studiare la formazione raffinata cosi come le donne di Kyoto imparavano al solito.

Dopo essere finita la formazione di un certo livello, Osono si è sposata con un mercante chiamata Nagaraya, conoscente di Gensuke, e viveva felicemente più o meno per quattro anni. Era nato anche un bambino. Tuttavia, Osono era morta di una malattia dopo quattro anni del matrimonio.

E la notte del suo funerale, il figlio ha raccontato a suo padre che aveva visto sua madre che gli sorrideva nella stanza del secondo piano. Lei pero, non gli diceva niente, perciò lui è scappato via per il terrore.

 Il marito e la suocera di Osono, con alcuni servitori quindi, sono andati a vedere la situazione della stanza del secondo piano, che era usata da Osono quando era viva, e hanno trovato veramente la figura di Osono sotto la luce della candela dedicata all’altare buddista. Erano sorpresi molto vedendola proprio avanti al suo armadio. In questo, erano messi i vestiti, pettine ed ornamenti per i capelli di Osono. La figura di Osono, se ne vedeva dal collo alla schiena chiaramente, ma, la parte sotto di fianchi si è sfumata piano piano coma l’ombra vaga.

Questa era proprio uguale alle spoglie appena morta di Osono e per di più era trasparente tutta la figura, come se fosse l’ombra che si specchiava sull’acqua.

Tutti sono usciti dalla stanza terrorizzati, e dopo, la suocera ha detto:

“La donna, generalmente ama le mercerie sue. Osono anche teneva conto di ciò. Forse lei sarà tornata qui per rivederle. Ho sentito dire che, se non se le ripongano nel tempio buddista, il defunto ritornerebbe in questo mondo. Io penso quindi, se noi riponiamo le sue mercerie nel tempio, la sua anima potrebbe calmarsi.”

La famiglia di Nagaraya, dopo aver parlato fra di loro, ha portato tutte le robe di Osono al tempio.
Tuttavia, la notte, Osono appariva di nuovo nella stanza sua e fissava gli occhi sull’armadio. La prossima notte, e anche dopo, cioè ogni notte Osono è tornata.


Perciò, l’abitazione di Nagaraya è diventata la casa del terrore alla fine.