mercoledì 18 novembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (62)


Due foto dell'armadio giapponese


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (26)

Il segreto seppellito (2)


Un giorno, la suocera è andata al tempio buddista che la famiglia Nagaraya aveva la relazione profonda portandovi regolarmente l’offerta e ha raccontato il problema attuale al monaco. Questo tempio apparteneva alla setta dello Zen e il monaco, chiamato Daigen Oshou (Daigen è il suo nome buddista e Oshou è il titolo ufficiale del monaco buddista), che era la persoa di grandi virtù.

Lui ha detto:

“Certamente ci sarà qualcosa che si attacca la tua nuora o nell’armadio o attorno di ciò.”

La suocera ha risposto:

“Noi abbiamo già cercato dentro esaurientemente ma, non abbiamo trovato niente.”

Il monaco ha detto:

“Allora, stasera ci vengo io. Dopo aver fatto la sorveglianza, escogitiamo qualche mezzo per risolvere. Comunque, quando ci sarò io, lasciatemi solo. Nessuno entri finché io chiamo.”

Alla sera, quando il monaco è venuto a Nagaraya, la stanza del primo piano era già ben sistemata. Lui, sedutovi, recitava il sutra da solo ma, non succedeva niente fino alla mezzanotte.

Tuttavia, alla mezzanotte propria, la figura di Osono è apparsa avanti all’armadio vagamente. Lei, con l’aspetto preoccupante, fissava gli occhi all’armadio.

Il monaco stava recitando il sutra adatto in tale situazione interamente per alcuni tempi e frattempo, ha detto chiamando il nome postumo di Osono:

“Ci sono venuto per salvarti. Si vede che ci sarà qualcosa che sta a cuore a te. La potrò trovare io magari?”


L’ombra di Osono sembrava di rispondere muovendo la testa leggermente. Il monaco quindi, alzantosi, ha tirato il cassetto primo ma era vuoto. Poi lui ha fatto stessa cosa successivamente al secondo, terzo e quarto, e nonostante che aveva frugato in tutti i cassetti cautamente, non vi ha trovato niente, ma, Osono lo fissava come sempre.