domenica 14 settembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜129


Baco da seta e bozzolo

Volume terzo (6) 

Quando Wani no Omi Kuchiko stava per far sapere la poesia dell’imperatore all’imperatrice, ha piovuto molto. Kuchiko pero, non dando alcuna importanza alla pioggia, si prostrava alla porta dell’ingresso del palazzo in cui è stata l’imperatrice. Allora l’imperatrice è stata per caso alla porta posteriore. Kuchiko quindi, vi è girato e si è prostrato, ma l’imperatrice questa volta, già era stata alla porta anteriore.

Perciò Kuchiko, camminando col ginocchio, si è inchinato al centro del giardino. In questo momento, l’acqua pluviale ha stagnato fino a immergere la sua vita. Poiché Kuchiko si è vestito tinto di blu con lo spago rosso, l’acqua, bagnandolo, ha tinto il vestito tutto rosso.

La sorella di Kuchiko, chiamata Kuchi Hime, che serviva all’imperatrice, guardando la situazione di suo fratello, ha cantato:

“Mi spuntano le lacrime agli occhi, quando vedo mio fratello che vuole comunicare con l’imperatrice, stando nel giardino del palazzo Tuzuki di Yamashiro.”

Sentendo questa poesia, l’imperatrice le ha domandato la ragione. E Kuchiko Hime ha risposto:

“Quell’uomo che sta nel giardino è mio fratello.”


Kuchiko quindi, dopo aver fatto il colloquio con sua sorella e Nurinomi (il padrone del palazzo in cui stava l’imperatrice), ha detto all’imperatore:

“L’imperatrice è venuta al palazzo di Nurinomi, sentendo che lui tiene una larva molto strana. Questa larva una volta striscia e una volta fa il bozzolo, poi una volta diventa l’uccello che vola. Si cambia il colore tre volte. L’imperatrice ci dovrebbe essere venuta per vedere questa larva strana. Non avrà nessun'altra particolare intenzione nascosta.”

Dopo averlo sentito, l’imperatore ha detto:

“È la cosa strana. Vorrei vederla anche io.”
Cosi, l’imperatore è andato a casa di Nurinomi, risalendo il fiume dal palazzo imperiale.