mercoledì 17 settembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜130


Due foto della pianura di Yata

Volume terzo (7) 

In quel momento, Nurinomi stava per offrire la larva che si cambia in tre colori all’imperatrice. L’imperatore quindi, stando alla porta di questa casa, ha cantato:

“Come il rafano che era coltivato dalle contadine di Yamashiro, molto bianco e pulito, tu hai fatto chiasso (Questa frase è difficile da capire dalla traduzione, perché l’onomatopea che esprime la pulizia del rafano è usata in doppio senso a “chiasso”.), perciò sono venuto qui portando tanti seguiti.”


Queste poesie cantate dall’imperatore e imperatrice, sono le canzoni tradizionali nel reperto musicale del palazzo imperiale e normalmente si canta ripetutamente cambiando il tono.


E poi l’imperatore, essendosi innamorato di una ragazza chiamata Yatanowaki Iratsume (significa la ragazza che è d’origine di Yata, una zona in Nara), ha mandato una poesia, in cui dicendo che:

“Ho paura che un falasco cresciuto nella pianura di Yata si secca senza avendo nessun figlio. Me ne dispiace moltissimo. Come la parola Sugahara (significa la pianura del falasco), è la ragazza tanto cara e pura (qui anche è usato il doppio senso, cioè “Suga” può significare anche la “purezza”).


Allora, Yatanowaki Iratsume ha risposto con la poesia:

“Il falasco nella pianura di Yata non si preoccupa di stare da solo. Se il grande Signore (significa l’imperatore) dice di sì, non si cura niente.”

Dopo di che, l’imperatore ha stabilito Yatabe (il possedimento di Yatanowaki Iratsume) per lei.