mercoledì 10 settembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜128

Il rafano bianco con le foglie

Il fiore del rafano

Volume terzo (5) 

Poi, dopo aver girato per il paese Yamashiro (presente Kyoto), quando l’imperatrice è arrivata all’ingresso del monte Nara (la confine fra Nara e Kyoto), ha cantato:

“Risalito il fiume Yamashiro con la barca e passando il bellissimo posto Nara e Yamato (normalmente “Yamato” significa Nara oppure tutto il paese Giappone nel vecchio tempo, ma in questo caso indica una zona nella presente città Tenri in provincia Nara), ho potuto vedere anche il palazzo Kazuraki Takamiya, il mio luogo di nascita.”

(N.B 

Kazuraki è il nome vecchio della presente città Gose in Nara. Questa zona fu la roccaforte di Kazuraki no Sotsuhiko, padre dell’imperatrice e Takamiya significa il palazzo alto.)

Dopo di che, per un bel po’ di tempo, lei è stata a casa di un coreano naturalizzato chiamato Nurinomi, l’abitante nella zona Tsuzuki di Yamashiro.

L’imperatore Nintoku, sapendo che sua moglie è tornata dal giro di Yamashiro, ha mandato un guardiano chiamato Toriyama da lei come il messaggero. Allora, l’imperatore ha cantato a quest’uomo:

“Tu Toriyama, devi raggiungere l’imperatrice a Yamashiro. Raggiungi, raggiungi mia cara moglie e la vedi.”

Poi, ha mandato una poesia all’imperatrice come seguente, affidandola ad un altro uomo chiamato Wani no Omi Kuchiko (Wani è il nome di una famiglia grande, Omi è il titolo e Kuchiko significa il messaggero):

“Sulla cima del monte Mimoro (significa sacro), c’è una pianura chiamata Ohikogahara (significa quella di cinghiale grande).
Tu, che hai il cuore grande come il fegato di questo cinghiale, non pensi di me, almeno solo nel cuore?”

E poi, ha cantato ancora:

“Le donne di Yamashiro coltivano il rafano bianco con la zappa di legno. Tu potrai dire che non mi conosci, se io non ho usato mai il tuo braccio bianco come questo rafano per il mio cuscino.”