domenica 15 gennaio 2023

La serie della letteratura giapponese~583

 


Due foto del salice


Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (11)

 

Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (12)

 

Dalla casa del Sig. Jyoubouji, siamo partiti a Sesshouishi (significa la pietra che uccide, cioè vuol dire quella tomba della volpe, che è già menzionata in “Il diario di Bashou (9)”). Il signore ci ha dato il cavallo e il conducente del mio cavallo mi ha detto porgendomi una striscia di carta:

 

“Per favore, scrivete un Haiku su qui per me.”

 

Io l’ho ammirato un po’, per la sua richiesta elegante, che contrasta con la sua apparenza selvatica e ho composto un Haiku come seguente:

 

Nowoyokoni Umahikimukeyo Hototogisu

 

Traduzione: In questa pianura di Nasu, così ampia, adesso ho sentito la voce del cuculo. Tu, conducente, ferma un po’ e rivolgi la testa del cavallo verso dove c’è il cuculo.

 

Quella tomba della volpe si trova dietro alla montagna da cui sgorgano le terme. E si vede che ancora sta uscendo il veleno dalla tomba, perché si trovano le carogne dell’ape e della farfalla così tanto come coprono tutta la parte della sabbia bianca che circonda la tomba.

 

E poi, ho visto un altro posto rimasto cosi come è stato nel vecchio tempo. Ѐ il salice. Cioè una volta, Saigyou (monaco e compositore di Waka, vissuto 1118 ̴1190) ha composto una Waka come seguente:

 

Michinobeni Shimizunagaruru Yanagikage Shibashitotekoso

Tachidomariture

 

Traduzione: Sul bordo della strada c’è un salice e sotto di qua, corre l’acqua pura. Io quindi, mi sono fermato per un momento per sentire la freschezza.

 

E questo salice è rimasto ancora sul sentiero tra due risaie nel villaggio Ashino (un locale dove c’è l’albergo).

 

Quando sono stato a Edo, il signore di questa zona, chiamato Ashino Minbu, un mio discepolo, mi ha scritto che voleva farmi vedere questo salice, almeno una volta. E io, fino ora, non ho potuto che immaginare come lo sarà. Ma sono riuscito a stare sotto questo salice finalmente oggi.

 

E ho composto un Haiku come seguente:

 

Taichimai Uetetachisaru Yanagikana

 

Traduzione: Io, ricordando di Saigyou, sono stato sotto il salice, fino quando è finito il trapianto del riso in una risaia. E poi, sono andato via.