mercoledì 11 gennaio 2023

La serie della letteratura giapponese~582

 


Due foto del picchio



Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il diario di Bashou (11)

 

Noi, quindi, siamo andati al posto dove c’era la capanna del mio maestro, che si trova al fondo del tempio buddista Unganji. A questo ora, ci si sono uniti tanti conoscenti e noi, in gruppo, chiacchierando ci siamo arrivati, ai piedi della montagna fra alcuni momenti. La montagna situata dietro al tempio, sembra grande e profonda, e si vede che il sentiero della valle continua per lungo fra gli alberi. Il pino e la criptomeria che coprono la montagna, si sono anneriti e il muschio che si stende sotto gli alberi è umido e su quello cadono le gocce d’acqua.

 

Il sentiero della valle è buio, e nonostante che siamo nell’aprile, l’inizio d’estate, ci sentiamo ancora un po’ freddo.

 

Alla fine delle dieci viste del tempio, si trova un ponte. E noi, passando su questo, siamo entrati nella porta del tempio.

 

Allora, noi, cercando il posto dove c’era la capanna del mio maestro, abbiamo scalato la montagna situata dietro al tempio e abbiamo visto una piccola capanna costruita sulla pietra piatta. E il tetto della capanna è attaccato alla grotta.

 

A me, quasi sembrava che veda la stanza di pietra in cui un monaco cinese chiamato Myou si chiudeva per 15 anni facendo la meditazione Zen, senza mai uscire fuori, nella dinastia di Song.

 

E ho composto un Haiku improvvisato come seguente:

 

Kitsutsukimo Ihowayaburazu Natukodachi

 

Traduzione: Il picchio, solitamente rompe una costruzione pungendola. Ma, avendo questa abitudine, mi sembra che lui non avesse potuto rompere almeno questa capanna e l’ha lasciato così come era, peraciò è rimasta ancora nel boschetto d’estate.

 

Poi, io l’ho appeso al palo della capanna e siamo andati via.