venerdì 2 dicembre 2022

La serie della letteratura giapponese~572

 


Due illustrazioni di Bashou



Okuno Hosomichi, il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou

 

Il prologo:

 

Poiché Tsurezure Gusa è finito alla sezione precedente, da questa volta, vorrei tradurre una opera di Bashou, che è forse uno dei giapponesi storici più famosi. Lui è vissuto nel periodo Edo, da 1644 a 1694. Bashou è conosciuto nel mondo come il poeta di Haiku (una poesia tipica giapponese, consiste in 17 fonetiche sillabate). Prima di lui, ci sono stati alcuni poeti di questo genere, ma Bashou è famoso come il poeta che ha elevato Haiku all’altezza dell’arte.

 

Lui è nato nel paese Iga (la presente provincia Ise) nella famiglia che non era tanto ricca. E, si dice che, quando era molto giovane, serviva un capo di Samurai, come il cuoco. E lui, servendo questo signore, ha cominciato a studiare Haiku, ma fra 2 anni, il signore era morto.

 

Allora, Bashou (in gioventù, lui non aveva ancora questo nome, pero, per evitare il disordine, io (scrittrice di queto blog) adopero sempre questo nome) ha portato i capelli del signore, tagliati come ricordo, al monte Koya e poi ha lasciato il lavoro.

 

Dopo di che, c’è un po’ di spazio in cui non è ben chiara la sua azione, ma comunque, è sicuro che lui continuava a comporre Haiku sotto il maestro nel suo paese Iga.

 

E nell’anno 1674, lui era conferito una specie del certificato di licenza dal maestro ed è andato a Edo (la presente provincia Tokyo).

 

In Edo, Bashou, continuando a comporre Haiku, lavorava come l’operaio per i soldi. Nel frattempo, la sua fama come il poeta di Haiku, si alzava man mano e ha potuto avere anche una persona che lo aiutava finanziariamente. Ed è diventato il poeta di Haiku professionale.

 

Dopo, lui, facendo i diversi viaggi, ha scritto tanti racconti diari di viaggio, con Haiku. E fra questi, “Okuno Hosomichi” è considerato il suo capolavoro e dalla prossima sezione, io lo tradurrò man mano.