domenica 31 luglio 2022

La serie della letteratura giapponese ~536~

 


Sopra, il morso e sotto la sella


Tsurezure Gusa (158)

 

Un Samurai che è molto bravo da montare a cavallo, ha detto:

 

“Qualsiasi cavallo è temibile. Noi dobbiamo sapere che è impossibile di essere in concorrenza con quello con la nostra abilità. Perciò, quando uno vuole montare a cavallo, prima di tutto, deve sapere il punto forte e debole guardandolo bene. E poi, lui deve guardare se non ci sia qualche punto pericoloso nella bardature come il morso o la sella. E se lui ne trovi qualche parte preoccupante, non deve far correre questo cavallo. L’uomo che non dimentica mai questo genere di precauzione, si chiama il bravo cavaliere. Questo è proprio il segreto dell’equitazione.”

 

Riguardo a qualsiasi arte, lo specialista, anche se sia non è molto bravo, è migliore del dilettante bravo per forza. Perché, lo specialista è sempre preparato e non fa la cosa con leggerezza. Invece, il dilettante si comporta solo a modo suo. E così, nasce la differenza fra due.

 

Non solo nel campo dell’arte o degli altri lavori, ma anche dell’azione ordinaria, se lui sia molto attento, anche se non sia tanto abile, potrebbe avere successo finalmente.

 

Se invece lui faccia la cosa a suo piacimento, anche se lui sia abile, potrebbe fallire alla fine.

 

Quando un uomo ha fatto il monaco al suo figlio, gli ha detto:

 

“Tu, studiando bene, devi sapere la legge della causa ed effetto nel buddismo. E dopo di che, guadagni la vita con la predica.”

 

Allora, il figlio, volendo diventare il predicatore, prima di tutto, ha imparato l’equitazione. Perché lui ha pensato che quello sia necessario quando qualcuno l’ha invitato come il predicatore. Perché, lui, non avendo la portantina nemmeno il carro, dovrebbe montare a cavallo, se mai il padrone glielo mandi per chiamarlo.