domenica 24 luglio 2022

La serie della letteratura giapponese ~534~

 


Due foto del bue


Tsurezure Gusa (156)

 

Il bue che ci prende a cornate, si taglia il corno. E il cavallo che ci morde, si taglia l’orecchio. Così, loro si fanno il segno. Nel caso che uno abbia fatto una ferite all’altro col suo bue o cavallo senza mettere il segno, lui, cioè il possessorio dell’animale, sarebbe incriminato per questo incidente.

 

E poi, non si deve tenere il cane che ci morde.

 

Le cose suddette, sono proibite per la legge.

 

La madre del signor Houjyou Tokiyori (il reggente dello Shogun, che ha servito per dieci anni dall’anno 1246) è chiamata Matsushitano Zenni (significa la monaca di Matsushita). E un giorno, lei ha invitato il suo figlio Tokiyori. A quell’occasione, lei riparava il Shoji (la porta scorrevole costruita da un intelaiatura di legno, rivestita di carta bianca traslucida) cambiando solo le parti rotte.

 

Allora, il suo fratello che vi è stato per accogliere il reggente, ha detto:

 

“Non è necessario di farne da voi stessa. Farò farne da un uomo che si è abituato di questo genere di lavoro.”

 

La monaca invece, ha detto:

 

“Quell’uomo sarà meglio di me per fare questo lavoro? Non ci credo!”

 

Dicendo così, lei ha continuato a cambiare la carta solo rotta sull’intelaiatura, una per una.