giovedì 21 luglio 2022

La serie della letteratura giapponese ~533~



 Due foto di Shinsenen


Tsurezure Gusa (155)

 

A Kyoto, c’è una festa chiamata “Sagichou (una specie della festa di fuoco)”. E al capodanno, si fa un gioco di battere una palla di legno con il bastone. E quando si tiene questa festa “Sagichou”, portando quel bastone da una costruzione nel palazzo imperiale a Shinsenen (1), lo brucia. A quel momento si canta battendo il tempo con le mani come seguente:

 

“Houjyouju no Ike ni Koso” (2)

 

(1) È il giardino situato nel territorio del palazzo imperiale (come si vede nella foto di sopra). Nel periodo di Heian, ci si tenevano ogni tanto il banchetto e le varie funzioni religiose, sotto la presidenza dell’imperatore.  

 

(2) Questa frase significa: “Si fa questa festa di fuoco accanto al laghetto in questo giardino dove si tengono spesso le varie funzioni religiose”.

 

Cioè, in questo giardino, nel periodo di Heian, si teneva molte volte la funzione religiosa della preghiera per la pioggia. Poiché quasi sempre era realizzata questa preghiera, fatta da un monaco esperto, si dice “Houjyouju (significa essere compiuta la preghiera) no (di)  Ike (laghetto).

 

Una volta, un consigliere nobile ha offerto un salmone secco all’imperatore. Allora, uno l’ha accusato dicendo:

 

“Il salmone secco è di senza valore, perciò, non sarà bene di offrirlo all’imperatore.”

 

Allora, il consigliera gli ha risposto:

 

“Nella regola imperiale, non c’è scritto di proibire d’offrire il salmone secco all’imperatore. Anche l’altro pesce secco si offre ogni tanto, o no?”