domenica 11 ottobre 2020

La serie della letteratura giapponese ~356~

 

La lettera "A" in Sanscrito

Il tempio buddista Ninnaji

Houjyouki (La descrizione della vita in una capanna)

~Il saggio scritto da un monaco che ha fatto la vita da eremita, chiamato Kamono Nagaakira con nome da laico~

 

Il testo (12) 


Poi, c’era anche la storia molto triste. Cioè, è il caso dei coniugi che sono in buoni rapporti. In questo caso, naturalmente loro due trattano con tanta premura il loro consorte tra di loro. E sempre quello che è più affezionato muore prima.

 

Perché, quando hanno potuto ottenere il cibo occasionalmente, quello che ama di più il suo consorte glielo cede, rimandando se stesso.

 

Nel caso del genitore e figlio, naturalmente il genitore muore di fame prima. E ho visto una scena ancora più triste, cioè un bimbo provava a succhiare il latte materno, non sapendo che la sua madre è già morta.

 

Nel tempio buddista Ninnaji, un monaco, lamentando che stava morendo tanta gente in tale situazione, ogni volta che vedeva il morto sulla strada, scriveva la lettera “A in Sanscrito (1)” sulla fronte del morto, per legargli il vincolo alla strada buddista.

 

(1) “A” è la prima lettera del alfabeto di Sanscrito (la lettera è come si vede nella foto di sopra). E questa lettera significa non solo l’inizio delle cose, ma anche l’origine di tutto il fenomeno del mondo. E il tempio Ninnaji appartiene alla setta Shingon mikkyou (il buddismo esoterico), fondato dal monaco Kukai (consultate per favore l’etichetta “La vita di Kukai”). Nella setta di Shingon, di solito, si scrive questa lettera “A” in Sanscrito sopra Kaimyou (il nome postumo, scritto sulla tavoletta e questa tavoletta si mette all’altare buddista che si trova in ogni famiglia), Ma in questo caso, naturalmente era impossibile di preparare la tavoletta per tutti i morti, quindi, quello monaco l’ha scritto sulla fronte del morto, in modo che almeno il morto possa entrare nella strada giusta del Buddismo all’altro mondo.

 

Riguardo alla lettera “A” in Sanscrito, ce n’è l’altro significato più profondo e complicato, ma i questa sezione lo lascio così. Se ci sia l’occasione, magari scriverò più dettagliatamente. (dall’autrice di questo blog)

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