domenica 18 agosto 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 245~


Due foto di Tamagushi



Makura no Soushi (245)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (244)

Duecento ottavo(2)

Sarebbe molto più favorevole se passi la processione più numerosa avanti a me. Riguardo al messaggero (il protagonista della festa), purtroppo non è sempre quello dell’alta classe, quindi a questo caso, mi sento un po’ delusa. Ma, comunque, è suggestiva la sua figura nascosta da Kazashi (l’ornamento della corona) di glicine.

Quando è passata via la processione, si vedono solo gli uomini che seguono dalla parte posteriore. Loro non sono tanto nobili e il loro vestito è troppo elegante per loro stato, pero, è anche piacevole di vedere il loro aspetto che seguono col cavallo, recitando una parte di Waka:

“Kamino Yashirono Yuudasuki”

(N.B: La intera frase di questa Waka è come seguente:

Chihayaburu Kamino Yashirono Yuudasuki Hitohimo KImiwo
Kakenu Hiwanasi

La spiegazione d’ ogni parola:

Chihayaburu si chiama “Makura Kotoba” che significa una specie della parola da ornamentare una certa frase di Waka. Cioè, Makura vuol dire il guanciale e Kotoba è la parola. E questa parola Chihayaburu si usa solitamente da ornamentare Kami (la divinità), e non c’è il significato speciale.

Kamino Yashiro significa il tempio scintoista.

Yudasuki è una specie della fascia da portare a tracolla, fatto di cottone. Yu significa il cottone e Dasuki è la fascia. Nel vecchio tempo, questo Yu era una delle offerte alla divinità, quindi è considerato una roba sacra. Attualmente, si usa ancora questa offerta, ma è fatto di carta che si usa attaccando al spiedo di legno chiamato Tamagushi, come si vede alla foto di sopra. E questa fascia fatta di Yu, si usava dal sacerdote scintoista.

Hitohimo significa “perfino un giorno”, Kimiwo è “di te”, Kakenu è “non pensare” ma anche significa “non portare”, quindi a questo caso “pensare” e “portare” sono le parole a doppio senso, e Hiwanasi significa “non c’è nemmeno un giorno.

La traduzione intera:

Al tempio scintoista, i sacerdoti servono la divinità portando la fascia a tracolla di cottone, e io, come loro, non ci ho nemmeno un giorno in cui non ti porto nel mio cuore (cioè non c’è nemmeno un giorno in cui non penso di te).