domenica 4 agosto 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 241~


Due foto degli incensi che stanno bruciando



Makura no Soushi (241)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (240)

Cento novantaduesimo (3)

Una notte, una ancella ha invitato il suo amante nel suo compartimento. Al giorno, naturalmente loro non si vedono direttamente in faccia, ma, anche se la lanterna è spenta, da dove chissà, penetra una fioca luce. Perciò lui può vedere più chiaramente la sua amante. E loro dormono mettendo il loro vestito sul Kichou (N.B. In questo periodo di Heian, se si vede il vestito messo sul Kichou, significa qualcuno dorme dietro Kichou.)

Il profumo dell’incenso è molto suggestivo.

A maggio, quando continuava a piovere, ho visto il signor Fujiwara noTadanobu (il capo di Kuroudo a quel momento, ed era un uomo che sempre Shonagon lodava la sua bellezza e eleganza) è stato vicino all’avvolgibile. E si sentiva il buon profumo dell’incenso dal suo vestito (N.B: In questo periodo, poiché non c’era il bagno nemmeno la doccia, il nobile solitamente ha fatto penetrare il profumo dell’incenso bruciato al suo vestito per cancellare l’odore. Riguardo all’incenso ce n’erano i diversi tipi, ma comunque Kyara (Tagara in sanscrito), Jinkou (Aquilaria agallocha nel nome scientifico, che appartiene alla famiglia Dafne), e Byakudan (Il sandalo bianco) sono valutati molto. Fra questi, Kyara era più apprezzato, perché è di Jinkou nero che è molto raro).

Naturalmente questa scena non è un caso raro, ma non posso fare a meno di scrivere, perché lui è proprio elegante! Dopo che lui è andato via, è rimasto ancora il profumo all’avvolgibile e tutte le ancelle giovani anche lo pensavano splendido.

Mi piace vedere il carro trainato dal bue che è manovrato da solo un conducente giovane, vestito bene, anzi che quello condotto da tanti servi che non hanno l’aria attraente.