mercoledì 27 giugno 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 131~



Makura no Soushi (131)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (130)

Novantanovesimo paragrafo (1)

Nella stagione piovoso, è venuto sotto la pioggia un messaggero chiamato Fujiwara no Nobutsune, portando la lettera dell’imperatore destinata all’imperatrice. Mentre lui aspettava la risposta dell’imperatrice, gli ho offerto un tappetino, ma lui da cui si è allontanato e si è seduto. Io, quindi, gli ho detto con scherzo:

“Come mai non vi sedete sul tappetino? Allora questo per chi serve?”

Lui ha risposto:

“Mi sono bagnato molto, soprattutto i miei piedi sono inzuppati tutto. Perciò, preferisco a non sedermi sul tappetino per non sporcarlo.”

Allora, ho detto:

“Ma comunque, penso che potrà servire almeno per Senzoku (è un gioco di parola, perché Senzoku significa lavare i piedi ma anche significa un tappetino di pelliccia).”

Nobutsune mi ha detto:

“Brava! Ma questa spiritualità non è che è nata solo da voi. Se io non dicevo prima dei miei piedi inzuppati, voi non poteste dire quella parola arguta.”

Era tanto ridicolo perché lui me l’ha detto ripetutamente.

Durante nel corso di questa conversazione, mi ricordavo un vecchio aneddoto e gli ho detto:

“C’era una volta, nella sede dell’ex-imperatrice, una serva famosa chiamata Enutaki. Un giorno, il defunto Fujiwara no Tokikara quando ancora fu giovane, fu passato dal luogo in cui ci furono i servi e ebbe detto ““Oh, sei tu quella famosa Enutaki? Tu non mi sembri niente una donna tanto famosa cosi come tutti mi parlavano.””  Allora Enutaki gli ha risposto immediatamente: ““In questa stagione, forse a voi io sembrerò così.””

(N.B:

Anche questo è un gioco di parola, perché “in questa stagione” si scrive in Kanji (l’ideogramma) quasi uguale a Tokikara )

Dopo di che, tutti i cortigiani e nobili ne hanno saputo e l’ha elogiata dicendo:


““Anche se ha scelto una persona appositamente, non potrebbe fare questo genere di discussione tanto brava così.””  Penso anch’io così. Se no, non dovrebbe essere tramandata questa storia fino ad oggi.”