domenica 17 giugno 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 128~


Due foto del loto bianco



Makura no Soushi (128)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (127)

Novantasettesimo paragrafo (1)

Un giorno, attorno dell’imperatrice, ci sono stati suoi fratelli, i nobili ed altre tante persone importanti, quindi, io chiacchieravo con le mie colleghe scostandomi un po’ dall’imperatrice per non disturbarla. A questo momento, lei mi ha lanciato improvvisamente una carta piegata. Io l’ho aperta e ci ho trovato una frase come seguente:

“Vuoi essere amata da me? Ma come fai se ti amo dopo l’altra?”

Ho capito subito perché lei mi ha domandato questa cosa. Perché una volta, quando stavamo chiacchierando noi ancelle avanti all’imperatrice, ho detto:

“Se io sia amata da qualcuno, vorrei essere amata più di tutti. Se no, non vale la pena di essere amata. In questo caso, preferirei essere odiata e maltrattata. Vorrei morire anzi che diventare seconda o terza donna. Preferisco numero una o niente.”

Allora, le mie colleghe mi hanno detto ridendo:

“Ah, tu hai riferito a quell’insegnamento di Budda, cioè, la storia del veicolo unico? (1)”

N.B: (1) Questo è un insegnamento esposto nel Saddharmapundarika-sutra (in Sanskrit). Nel Buddismo, ci sono diversi sutra e questo (Saddahrmapundarika) è uno di quelli più diffusi e amati dal popolo per molto tempo. Soprattutto, nel periodo Heian, la gente di classe alta spesso ha tenuto la cerimonia buddista basata su questo sutra, chiamando il monaco a sua casa, oppure andava al tempio per ascoltare la predica dal monaco. In questo sutra c’è spiegato che tutto il popolo può salire ugualmente nel veicolo unico, per ottenere l’illuminazione. Sei Shonagon ed altre sue colleghe quindi, conoscevano anche il contenuto del sutra e facevano ogni tanto questo genere della conversazione.

Poi, “Saddarmapundarika” significa “L’insegnamento giusto come il loto bianco”. Riguardo al colore della famiglia di loto, ce ne sono quattro, cioè, bianco, rosso, giallo e blu. E il bianco e rosso sono di loto, invece il giallo e blu sono di ninfea. Fra tutti questi colori, il bianco si considera supremo e il simbolo dell’insegnamento migliore di Budda.