domenica 21 gennaio 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 88~


Due foto di Otokoyama


Makura no Soushi (88)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (87)

Ottantatreesimo paragrafo (3)

L’imperatrice, dopo aver ascoltato il canto della monaca, ha detto:

“È orribile! Perché voi avete fatto cantare a lei tale canto che non valga la pena di sentire? Le date un Kimono che si trova da qualche parte e la fate andare via subito.”

Io quindi, le ho lanciato un Kimono, dicendo:

“Questo è il dono dall’imperatrice. Sei troppo sporca. Tieni al tuo modo di vestire un po’ di più.”

Allora, lei ha chinato la testa profondamente e poi, ci ha fatto anche un saluto ufficiale come se fosse una nobile. Sono veramente rimasta disgustata dalla sua sfrontatezza che non è conscia del suo stato come la mendicante.

Dopo di che, pero, lei, forse avrà preso gusto a ciò, ha cominciato a bighellonare ogni tanto vicino a noi. E noi abbiamo cominciato a chiamarla con il soprannome di “Hitachi no Suke”, preso da quel canto.
Ma poiché lei sta sempre sporca come prima, tutte le mie colleghe hanno aggrottato le ciglia, dicendo:

“Ma dove avrà messo quel Kimono?”

Un giorno, quando ci è venuta una ancella dell’imperatore, chiamata Ukon no Naiji, l’imperatrice le ha detto:

“Le mie ancelle fanno venirci una monaca povera spesso. Poiché lei è molto ingegnosa per non offendere a loro, è perdonata di frequentarci.”

Poi, ha fatto imitare il modo di parlare della monaca a una ancella.

Ukon no Naiji, allora, ha detto ridendo:


“Oh, io vorrei vederla per forza! So che lei è favorita di voi, perciò non la porterò via mai. Tranquillizzatevi per favore.”