domenica 27 dicembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (73)


Due foto del castello giapponese


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (37)

Umezu Chubee (1)

Umezu Chubee era un giovane Samurai, molto forte e coraggioso. Lui era il seguace del governatore chiamato Tomura Judayu, della zona Yokote nel paese Dewa (il vecchio nome della presente provincia Yamagata e Akita, ambedue). Il castello del governatore era situato sulla collina in Yokote, a cui piede erano allineate le case dei seguaci, formando una piccola città in totale.

Chubee era uno dei servitori che facevano la guardia notturna alla porta. Loro lavoravano a due turni, cioè un gruppo lavorava dal tramonto alla mezzanotte e l’altro dalla mezzanotte all’alba alternativamente.

Una notte, quando Chubee faceva l’ultimo turno, si è imbattuto in uno avvenimento molto strano.

A mezzanotte, quando lui saliva sulla collina per dare il cambio a chi serviva al primo turno, ha visto una donna al settimo angolo della strada che conduceva al castello. Gli sembrava che lei, un bambino fra le braccia, stesse aspettando qualcuno.

Non era un caso di ordinaria di incontrare una donna nel luogo solitario alla notte cosi inoltrata. Lui, in un attimo, si ricordava una leggenda che lo spirito malvagio, trasformandosi in una donna, stregava o ammazzava la gente. Perciò lui sospettava di lei, se fosse l’essere umano veramente o no.

In questo momento, la donna si è avvicinata a lui in fretta, con l’aspetto che gli voleva parlare qualcosa. Invece Chubee ha deciso di ignorarla, anche se lei rivolgesse la parola a lui.

Tuttavia, la donna ha chiamato il nome di Chubee inaspettatamente e detto con la voce molto tenera:

“Scusatemi Signor Umezu, io sono in grave difficoltà stasera. Veramente non so più che fare. Chiedo scusa, ma vi prego di abbracciare questo bambino per pochi momenti.”

Dicendo cosi, lei stendeva il bambino in braccia a lui. Tuttavia, Chubee non ricordava di aver mai visto quella donna. Lui quindi, ha cominciato a dubitare se lei avesse preparato qualche trappola con quella voce dolce.

Chubee pero, era l’uomo molto gentile sin dalla nascita. Perciò, pensando che non era tanto virile se lui rifiutasse la richiesta sua con la paura per lo spirito malvagio, ha ricevuto il bambino senza dire niente.

“Per favore, lo tenete in braccia finché io non ritorno. Non ci vorrà tanto tempo comunque.” La donna ha detto.

“Ho capito.”


Appena detto cosi Chubee, la donna è andata via a passi felpati, quasi volando. Era talmente veloce e agile che era scomparsa in un momento.