mercoledì 30 dicembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (74)


Due foto di Budda Amitaba


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (38)

Umezu Chubee (2)

Chubee, a questo momento, ha osservato a lungo il bambino per primo. Lui era il bambino veramente bello, appena nato, e stava zitto in braccia di Chubee senza nessuna voce gemente.

Tuttavia, dopo alcuni istanti, a Chubee sembrava che il bambino fosse ingrandito improvvisamente. Chubee, sorpreso molto, l’ha guardato bene di nuovo. Lui pero, era un bambino piccolo come prima e stava sempre zitto.

“È strano! Perché mi pareva che fosse ingrandito?”

Appena pensato cosi, lui ne ha capito la ragione e sentiva un brivido alla schiena.

Il bambino non era ingrandito ma gli pesava di più. Gli sembrava che il bambino pesava circa 2600 o 3000g all’inizio, ma ora, il suo peso stava aumentando tre o quattro volte di più man mano e arrivato fino a più di 19 kg. Il peso del bambino pero, stava aumentando ancora fino a 40 kg, 60 kg e poi 80 kg……

Chubee, a questo momento, si è accorto per primo di essere ammagliato da qualche fantasma.

“Quella donna che ho parlato poco prima, non era l’essere umano neanche questo bambino. Io pero, ho già promesso di tenerlo con lei. I Samurai, devono mantenere il promesso una volta fatto ed io sono Samurai….”

Pensando cosi, Chubee ha continuato di tenere il bambino in sue braccia.

Lui pesava sempre più, fino a 90 kg, 110 kg, 150 kg…..

Se fosse aumentato il suo peso in questa maniera, come sarebbe stato alla fine? Lo era inimmaginabile per Chubee.

“Accidenti! Comunque io non ho paura di niente. Continuerò di tenere questo bambino finché la mia forza non sopporti.”

Lui ha preso la decisione in tal guisa, ma il peso del bambino stava continuando aumentare, fino a 190 kg, 200 kg, 230 kg….

Alla fine, si tramavano tutti i muscoli del suo corpo per la tensione. Il peso del bambino pero, non faceva che aumentare.

“Namu Amida Butsu! Namu Amida Butsu! Namu Amida Butsu!”


Chubee ha cominciato recitare il nome di Budda Amitaba con la voce come se fosse uscita dal viscere. 

(P.S
Namu deriva da “Namas” in sanscrito che significa ammirare Budda con tutta l’anima e corpo, e Amida Butsu vuol dire Budda Amitaba.)