mercoledì 23 dicembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (72)


Due foto della stupa di cinque piani


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (36)

Il diavolo antropofago (4)

Ora, Musou, dopo aver ottenuto l’informazione necessaria per il suo viaggio da quel punto, si è accomiatato dagli abitanti del villaggio. Poi, ha avuto un’ispirazione improvvisa di visitare quel tempio sulla colina. Lui ha voluto verificare se era veramente imbrogliato dal fantasma o no, e ha trovato subito il tempio.

Il padrone vecchio l’ha invitato dentro questa volta.

Quando Musou è entrato nel tempio, il padrone, non si sa perché, inchinandosi rispettosamente, ha gridato ripetutamente:

“Che vergogna! Mi vergogno immensamente! Non so cosa posso fare!”

“Signor monaco, voi mi avete rifiutato ieri sera, ma non è mica necessario di vergognarvene in tale maniera.”  Musou ha detto. “O anzi, per merito di voi che mi ha dato l’informazione di quel villaggio, ho avuto una accoglienza cordiale dagli abitanti. Io vi ringrazio veramente della vostra gentilezza.”

Il padrone ha risposto:

“Io, purtroppo, sono obbligato a non poter offrire l’alloggio a nessuno. Io mi vergogno, pero non perché vi ho rifiutato ieri, ma per il fatto che ho dimostrato la mia vera natura a voi. Sono io che ho divorato il cadavere e le offerte ieri notte avanti a voi. Ormai, non nascondo più niente a voi. Sono proprio il diavolo antropofago. Per carità, ascoltate la mia storia peccaminosa.
Una volta, nel vecchio tempo, ero un monaco in questa campagna solitaria. Allora, non c’era nessun altro monaco che io. Perciò, quando qualcuno era morto, la gente portava il cadavere fino qua normalmente, qualche volta anche dalla parte molto lontana. Io pero, facevo il servizio funebre solo un proforma e sempre pensavo del cibo e vestito offerto dalla gente come il compenso. Per questo mio interesse egoistico, ero rinato come l’antropofago appena morto.
E dopo di che, ogni volta che è morto qualcuno, sono obbligato a mangiarlo, senza poter scegliere il cadavere da mangiare o no, proprio come avete visto ieri notte.
Signor monaco, per favore celebrate il servizio per mandare l’anima perduta ad altro mondo per me. Vi prego di fare la preghiera per spostarmi da questo mondo sporco a quello di assoluto agio e puro.”

Appena detto cosi, è scomparsa subito la figura del padrone.


Quando Musou si è guardato attorno d’un tratto, lui si è trovato inginocchiato da solo, avanti alla stupa vecchia e coperta di muschio di cinque piani, che pareva la tomba del padrone monaco, nell’erbe fitte. 

                                  ~ Il diavolo antropofago, fine ~