mercoledì 9 dicembre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (68)


Due templi scintoisti giapponesi


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (32)

La ragazza nello specchio (5)


Matsumura quindi, ha deciso di trattare lo specchio antico come lo spirito santo e portare rispetto a questo. Lui l’ha fatto lucidare a un servitore di nuovo e dipingerlo con argento e metterlo nella scatola di legno pregiato.

Poi, l’ha collocato nella sala purificata, che erano già cacciati via il crimine e la sporcizia, pregando la divinità.

Allora, la notte dello stesso giorno, quando Matsumura è stato nel suo studio da solo, è apparsa inaspettatamente quella donna chiamata Yayoi di nuovo.

A questo momento, si vedeva che lei era più bella e carina dell’altra notte. La sua bellezza era talmente brillante che la luna d’estate apparsa dalla nuvola bianca e pura. Lei si è inchinata prima a Matsumura cortesemente e ha cominciato a parlare con quella voce cristallina:

“Grazie a voi, sono riuscita a uscire dal pozzo solitario. Sta sera, sono venuta per ringraziarvi. Come voi avete già capito, io sono lo spirito dello specchio. All’origine, sono venuta al Giappone da Kudara (il paese situato nella penisola coreana da quattro a sette secolo) nel periodo dell’imperatrice Saimei (vissuta dall’anno 594 a 661) e stata nel palazzo imperiale per lungo tempo. Dopo di che pero, nel periodo dell’imperatore Saga (vissuto 786 ~ 842), ero spostata alla famiglia Fujiwara, tramite la principessa Kamo (figlia dell’imperatore Saga), e vi sono stata per lungo tempo come il tesoro di famiglia fino a quando ero seppellita in quel pozzo. Poi, per la colpa della guerra civile durata, sono stata abbandonata nel pozzo, essendo dimenticata da tutti per molti anni. A quel momento, il padrone del pozzo era il drago velenoso, che abitò in questa zona quando fu stato ancore il lago. Ma quando era prosciugato questo lago per l’ordine dell’imperatore, su cui era costruita l’abitazione, il drago ha deciso di abitare in quel pozzo. Io, da quando ero caduta nel pozzo, dovevo servirlo per forza e ingannavo e ammazzavo tanti uomini, essendo forzata dal potere magico del drago. Questa volta pero, fortunatamente il drago era cacciato via per sempre da Kyoto, grazie alle divinità.
A proposito, io sono venuta per chiedervi l’altro favore. Dicendo verità, lo Shogun Yoshimasa è un discendente della famiglia Fujiwara, il mio vecchio padrone. Perciò, m’offrite a lui per favore. Questo è il mio ultimo desiderio. Se voi m’ascoltate, la vostra sorte diventerà molto buona. Poi a parte di ciò, voi siete sull’orlo di grave pericolo adesso. A questa casa, sarete entro domani, non di più. Perché la casa sarà distrutta dopo.”

Appena ha detto cosi, Yayoi era scomparsa come per incanto.

Matsumura, grazie a lei, si è salvato per un pelo. Il giorno dopo, lui ha spostato la sua famiglia e beni all’altro quartiere. E quasi nel stesso tempo, la zona in cui abitava lui era assalita dalla tempesta molto più grave che prima. E il diluvio causato dalla tempesta ha trascinato via la sua casa senza lasciare tracce.

Fra alcuni giorni, Matsumura, per la gentilezza di signor Hosokawa, era concesso un’udienza allo Shogun e gli ha offerto quello specchio antico, con la lettera scritta dell’origine e la storia.

Dopo di che, la predizione di Yayoi si è avverata. Lo Shogun, lodando molto questa offerta, ha dato a Matsumura non solamente tanti regali preziosi ma anche i soldi sufficienti da riparare la costruzione del tempio scintoista Ookouchi Daimyoujin.


                  ~ La ragazza nello specchio, fine ~