Sopra, la spada Kusanagi Sotto, la statua diYamato Takeru che la tiene |
Volume secondo (34)
L’imperatore Keiko allora, ha ordinato a Yamato Takeru di nuovo:
“Nei dodici paesi alla parte orientale, ci sono le divinità e popolo che
non vogliono ubbidire a noi. Questa volta, la tua missione è pacificare questi
paesi.”
Dopo aver detto cosi, l’imperatore gli ha dato una lunga picca fatta di agrifoglio
e poi, ha fatto accompagnare un uomo chiamato Misukitomomimi Takehiko (il
significato non è ben chiaro), l’antenato della famiglia Kibi.
Yamato Takeru, seguendo all’ordine dell’imperatore, è partito per la parte
orientale. Lui pero, non dirigendosi verso l’est subito, è andato al tempio
scintoista d’ Ise prima. Dopo aver pregato in questo tempio, lui ha visitato sua
zia Yamatohime (principessa Yamato) e le ha raccontato lamentandosi:
“Cosa pensa di me l’imperatore? Forse lui vuole farmi morire. Io sono
appena tornato alla città dalla parte occidentale, ma lui mi ha ordinato subito
di andare all’est per pacificare i dodici paesi nella parte orientale, senza mi
dando alcuni soldati. Io riflettevo su ciò e ho concluso che l’imperatore veramente
vuole farmi morire."
Allora, nel momento della sua partenza, Yamatohime gli ha dato la spada
Kusanagi (secondo la tradizione, questa spada è quella che era presa dalla coda
di Yamatano Orochi, quando il principe Susano O l’aveva ucciso, considerate per
favore “Kojiki (27) e (28)”) e un sacco, e poi gli ha detto:
“Nel caso urgente, tu apri questo sacco.”
Poi, quando lui è arrivato al paese Owari (una zona della presente
provincia Aichi), lui ha alloggiato in casa della principessa Miyazu, l’antenata
della famiglia del capo di paese Owari. E lui si è innamorato di lei e dopo
aver promesso in matrimonio con lei, è andato alla parte orientale.
Dopo di che, Yamato Takeru ha sottomesso tutte le divinità impetuose sia di
fiumi sia di montagne e anche il popolo ribelle.