mercoledì 7 maggio 2014

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~98

Sopra, la spada Kusanagi
Sotto, la statua diYamato Takeru che la tiene


Volume secondo (34) 

L’imperatore Keiko allora, ha ordinato a Yamato Takeru di nuovo:

“Nei dodici paesi alla parte orientale, ci sono le divinità e popolo che non vogliono ubbidire a noi. Questa volta, la tua missione è pacificare questi paesi.”

Dopo aver detto cosi, l’imperatore gli ha dato una lunga picca fatta di agrifoglio e poi, ha fatto accompagnare un uomo chiamato Misukitomomimi Takehiko (il significato non è ben chiaro), l’antenato della famiglia Kibi.

Yamato Takeru, seguendo all’ordine dell’imperatore, è partito per la parte orientale. Lui pero, non dirigendosi verso l’est subito, è andato al tempio scintoista d’ Ise prima. Dopo aver pregato in questo tempio, lui ha visitato sua zia Yamatohime (principessa Yamato) e le ha raccontato lamentandosi:

“Cosa pensa di me l’imperatore? Forse lui vuole farmi morire. Io sono appena tornato alla città dalla parte occidentale, ma lui mi ha ordinato subito di andare all’est per pacificare i dodici paesi nella parte orientale, senza mi dando alcuni soldati. Io riflettevo su ciò e ho concluso che l’imperatore veramente vuole farmi morire."

Allora, nel momento della sua partenza, Yamatohime gli ha dato la spada Kusanagi (secondo la tradizione, questa spada è quella che era presa dalla coda di Yamatano Orochi, quando il principe Susano O l’aveva ucciso, considerate per favore “Kojiki (27) e (28)”) e un sacco, e poi gli ha detto:

“Nel caso urgente, tu apri questo sacco.”

Poi, quando lui è arrivato al paese Owari (una zona della presente provincia Aichi), lui ha alloggiato in casa della principessa Miyazu, l’antenata della famiglia del capo di paese Owari. E lui si è innamorato di lei e dopo aver promesso in matrimonio con lei, è andato alla parte orientale.

Dopo di che, Yamato Takeru ha sottomesso tutte le divinità impetuose sia di fiumi sia di montagne e anche il popolo ribelle.