martedì 19 febbraio 2013

La storia di Samurai (51)

Sopra, il ritratto di Ietsuna
Sotto, una scena di Oh-oku

Il regime shogunato di Tokugawa è durato per circa 260 anni col sistema ereditario, fino alla quindicesima generazione. Secondo me, sarà inutile di scrivere su ogni Shogun, perché c’è n’erano alcuni che non meritavano una menzione speciale. Io scriverò quindi, su quelli che hanno lasciato il nome ai posteri sia nel senso buono oppure male.
Come ho già menzionato, dalla metà posteriore nel periodo del terzo Shogun, il regime è cominciato a entrare nella situazione stabile. La politica era fatta teoricamente basando sul principio della collegialità dai ministri, ma, è superfluo dire che lo Shogun è stato sempre sopra di loro ed essendo chiamato “Ue sama (Signor sopra)”, ha fatto spesso l’ultima decisione. Fra questi 15 Shogun, alcuni erano dispotici, invece alcuni generosi, perciò non era che tutti quanti hanno agito come il tiranno. Per esempio, il quarto Shogun, chiamato Ietsuna era un uomo molto calmo e si dice che lui non ha mai espresso un’opinione eterodossa per quello che era deciso dai ministri. Lui, pero era debole fisicamente ed è morto a 40 anni, senza lasciando nessun figlio ereditario. E quello che ha successo la posizione dello Shogun prossimo era Tsunayoshi, il fratello giovane di Ietsuna. Lui Tsunayoshi, si può dire che è il più famoso fra tutti nel senso male. Perché è cosi famoso allora?
Prima di raccontare di ciò, vorrei spiegare un po’ della vita privata di Shogun.
Lo Shogun abitualmente si è sposato con una figlia del nobile di alta classe. Questo era naturalmente una specie del matrimonio di convenienza, quindi non c’era quasi mai il caso che gli sposini erano uniti dall’amore. Osando dire che la moglie ufficiale non era che un “ornamento” e quasi tutti i figli ereditari erano nati da una concubina chiamata Sokushitsu (Soku significa al fianco e Shitsu è la camera).
A proposito, lo Shogun che era nato dalla madre che è stata la moglie ufficiale era solo Iemitsu (il terzo) fra quindici.
La moglie ufficiale era unica, invece le concubine potevano essere numerose.
Lo Shogun abitava nel castello di Edo (il presente palazzo imperiale), che era diviso in tre costruzioni, chiamate ognuno Honmaru, Ninomaru e Nishinomaru. Honmaru significa il palazzo principale in cui stavano lo Shogun e sua moglie, Ninomaru era il secondo palazzo, costruito per la madre di Shogun e poi le concubine dello Shogun precedente e poi Nishinomaru (significa il palazzo dell’ovest) era per il figlio ereditario e sua moglie e poi lo Shogun ritirato.
Honmaru era anche diviso in tre parti, cioè quella del diritto (chiamata Omote) che era l’ufficio del governo, la parte del medio fondo (chiamata Nakaoku) che era usata come l’ufficio dello Shogun e poi, la parte del grande fondo (chiamata Oh-oku) che era lo spazio privato dello Shogun. Omote e Nakaoku erano collegati, invece Oh-oku era interrotto dal muro di rame e vietato l’ingresso agli uomini tranne lo Shogun. Quest’Oh-oku era sistemato dalla nutrice di Iemitsu ed era proprio il giardino delle donne in cui abitavano solo la moglie, le concubine e le figlie dello Shogun e poi le dame e cameriere. Nel periodo d’oro del regime shogunato, si dice che vi sono state circa 3000 donne in totale.