domenica 6 maggio 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 116~


Due foto degli arcieri dul cavallo



Makura no Soushi (116)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (115)

Novantacinquesimo paragrafo (2)

Noi, quattro in totale, siamo salite nel carro. Le altre che sono rimaste dentro, hanno detto con la invidia:

“Non si può preparare un altro carro per noi?”

Ma l’imperatrice ha risposto di no.  Noi comunque, non tenendo conto niente di loro, siamo uscite. In via, abbiamo trovato che tanta gente faceva chiasso in un campo d’equitazione e ho chiesto a un conducente del carro:

“Che è successo?”

Lui ha risposto:

“Stanno concorrendo gli arcieri sul cavallo. Volete osservarli per un po’ di tempo?” E poi ha fermato il carro e ci ha detto:

“Il generale della divisione sinistra delle guardie imperiali, è già pronto.”

Tuttavia, da dentro carro, non si vedeva niente fuor che alcuni funzionari di sesto grado che bighellonavano. Io quindi, poiché non era tanto interessante, gli ho ordinato di partire subito.  

La strada su cui stiamo avanzando, è la stessa che faceva processione della festa di Kamo (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 27 ~”), perciò è molto interessante per me.

Quello che noi stiamoci dirigendo è una villa del Signor Akinobu (lo zio dell’imperatrice). Quando ci siamo arrivate, abbiamo trovato una costruzione semplice e rustica, ma fatta appositamente cosi. Sulla porta scorrevole è dipinto un cavallo, il paravento fatto come la rete di bambù e anche l’avvolgibile è lavorato di fusti di Mikuri (l’erba della famiglia perenne, che si trova vicino al laghetto o al fossato). Cosi, tutti gli arredamenti sono costruiti volutamente con l’atmosfera dell’antichità e semplicità

La villa stessa è anche espressamente semplice e stretta, ma ha l’aspetto raffinato.