domenica 27 maggio 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 122~


Due foto del tuono



Makura no Soushi (122)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (121)

Novantacinquesimo paragrafo (8)

Io quindi, ho detto a una mia collega:

“Tu la scrivi!”

Lei mi ha risposto:

“No, no, questo è il tuo lavoro.”

Mentre facevamo un po’ di tira e molla cosi, è diventato tutto buio il cielo e ha cominciato a piovere e anche a tuonare tremendamente. Allora noi tutte, avendo molto paura, abbiamo girato il corridoio per chiudere tutti i cancelli negligentemente.

Il tuono ha continuato a suonare per lungo tempo e noi, per molta paura, abbiamo dimenticato di comporre Waka.

Al cader del giorno, il tuono stava allontanandosi pian piano, e finalmente ho cominciato a comporla, ma, tanta gente ci ha visitato per salutare l’imperatrice (in questo periodo, nel mondo aristocratico, era abitudine di visitare una persona superiore dopo qualche calamità naturale come il tuono, la neve e la pioggia grave ecc, per esprimere la loro apprensione) e noi tutte le ancelle ci siamo state occupate di intrattenerli, perciò non ho potuto avere il tempo di farne. E mie colleghe erano indifferenti tutte, perché il signor Kinnobu ha mandato quella Waka indicandomi per nome. Secondo loro quindi, sono io che devo rispondergli.

Tuttavia, io già ho perso la voglia di scriverla a questo momento e ho detto a tutte:

“Ormai, è troppo tardi. Allora vi raccomando di non far sapere ad altri della nostra escursione possibilmente.” E ho cercato di volgere tutto in riso.

Ma l’imperatrice mi ha detto:

“Potete comporla anche adesso, però mi pare che voi non ne abbiate la voglia proprio.”

Il suo modo di parlare un po’ imbronciato cosi, era tanto carina e le ho risposto:

“Ma ormai non sarà tanto interessante anche per lui, di aver la mia risposta ritardata cosi.”