Due foto di Kyoto coperta di nabbia |
Makura no Soushi (70)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (69)
Settantaquattresimo
paragrafo (2)
Ascoltando tante volte la loro
voce, noi siamo diventate esperte di distinguerla. E una dice che quella è un
tizio, invece l’altra dice che no, non è vero, è un tale. Ed alla fine, lei
manda una cameriera fino alla porta per verificarlo e se è giusta, lei dice
orgogliosamente a tutte che lei non è sbagliata. È anche divertente di vedere
questa scena.
All’alba, quando la luna è ancora
visibile dopo lo spuntar del sole, le ancelle scendono nel giardino coperto
dalla nebbia e fanno passeggiata. Anche l’imperatrice, sapendone, si è alzata
nonostante che è buon mattino. Le ancelle di alta classe che stanno sempre
vicino a lei, quindi, s’avvicinano alla veranda oppure alcune scendono
addirittura nel giardino con le altre normali. Divertendoci cosi ciascuna a
modo suo, il sole sorge pian piano.
Allora, mi è venuta l’idea di
andare a Saemon no Jin (※1) per vedere la situazione dei
ministri e i nobili di alta classe. E tante mie colleghe anche mi seguono. A
questo momento, ho notato che tanti nobili ci vengono recitando una poesia
con l’alta voce. Noi quindi, siamo tornate subito a Shiki no Mizoushi, per
intrattenere loro.
Alcuni dei nobili ci apprezzano dicendo:
“Voi guardavate la luna dell’alba? Siete
sempre raffinate.”
Poi, c’è qualcuno che compone Waka.
In tale maniera, non solo
Tenjyoubito ma anche Kandachime (consultate per favore “La serie della
letteratura giapponese ~ 69 ~”) visitano sempre la nostra sede sia giorno sia
notte, a meno che non ci abbiano l’affare urgente importante.
N.B
(※1) Emon è
un reparto dei guardiani che proteggono la porta del palazzo imperiale e “Sa”
significa sinistra, perché c’erano i due Emon, cioè di sinistra e destra. Jin
invece un posto in cui si radunavano i ministri e i nobili di alta classe per
fare la deliberazione. Nel periodo Heian, questo posto si è trovato vicino al
reparto di Emon sinistra.