domenica 12 novembre 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 68 ~

Vari tipi degli strumenti giapponese nel vecchio tempo

Gli uomini che li suonano


Makura no Soushi (68)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (67)

Settantatreesimo paragrafo (2)

Quando noi recitiamo la poesia in gruppo, ogni tanto io apro la porta anche se non la batte nessuno. Allora, se qualcuno passa via a caso, si ferma e recita assieme a noi. In questa occasione, poiché non è possibile di entrarci tutti quanti, alcuni devono passare per tutta la notte stando in piedi. Anche questo è divertente.

Le ancelle nascondono la loro faccia pero, si vede il loro orlo colorato dei diversi colori belli. Allora, i colori di loro vestito contro quelli degli uomini che ci sono radunati fa un contrasto suggestivo. Questo è molto impressionante per me. Comunque, la scena nel palazzo imperiale è tutto pittoresca.

Vicino alla porta è messo un paravento, ma, c’è un po’ di spazio fra questo e l’avvolgibile.  E quando una ancella parla con un nobile attraverso il paravento, si trova la loro faccia appunto a questo spazio, se loro non siano troppo alti oppure troppo bassi. E si sentono tra di loro più vicini.

Quando c’è la festa di Kamo (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 6 ~”), i nobili che sono incaricati di suonare la musica, passano via suonando il flauto e gli altri strumenti, ed a testa di loro, gli seguiti camminano con la torcia alla mano. Loro tutti sono vestiti più ufficiali pero, quasi sempre si fermano avanti alla nostra sede e ci parlano due tre parole e poi vanno via. Noi quindi, tenendo aperta la porta, aspettiamo il loro ritorno.  Quando alcuni di loro ripassano avanti alla nostra sede, recitano una poesia con la voce canora per farci sentire. E, se ci sia qualcuno che va via subito, uno di loro lo chiama dicendo:

“Aspettate un momento. Come mai vi affrettate cosi? Mi sembra che voi siate stanco della vita. Tutte le ancelle penseranno come me.”


Ma, quell’uomo va via come se fuggisse da qualche cosa. Seconde me, questo tipo di uomo non sa apprezzare le cose raffinate.