domenica 23 ottobre 2022

La serie della letteratura giapponese ~560~

 


Due foto della volpe


Tsurezure Gusa (182)

 

Una volta, un imperatore chiamato Kameyama, vissuto 1249~1305, è stato al secondo palazzo situato sulla via quinta, temporaneamente. E un giorno, i cortigiani nobili giocavano il Go (gioco fatto con pedine nere e bianche posate su una scacchiera) vicino alla sede dell’imperatore. A questo momento, uno ha visto che qualcuno alzava l’avvolgibile di listelli di bambù. Lui, quindi ha chiamato chi era, e ha trovato una volpe che s’inginocchiava come l’essere umano. Poiché la gente faceva chiasso, gridando “volpe, volpe!”, questa ha scappato via a rotta di collo. Così, un nobile mi ha raccontato.

 

Secondo me, questa volpe non sarà stata al livello di camuffarsi bene.

 

N.B: Nel vecchio tempo, si credeva che la volpe era abile di camuffarsi dall’uomo.

 

C’era un monaco nobile che era l’eccellente cuoco. Un giorno, una persona ha presentato una carpa grande e bella davanti ai suoi conoscenti, includendo questo monaco. E tutti i presenti hanno voluto vedere che il monaco la cucinava, ma, esitavano a dirne frivolmente. Allora il monaco stesso ha detto:

 

“Attualmente, è mia regola e norma cucinare la carpa per questi cento giorni. E anche oggi non posso mancarne. Se per voi va bene, mi potete dare questa carpa?”

 

E lui l’ha cucinata. I presenti quindi, erano contenti, ma quando uno ne ha raccontato al ministro chiamato Saionji, questo signore ha detto:

 

“Tale azione è seccante per me. Lui ha dovuto dire ““ Se non ci sia un cuoco adatto, io potrei cucinarla.”” Sarà stato tanto meglio se lui abbia detto così. Perché lui ha avuto la necessità di parlare della sua regola e norma per cento giorni?”

 

E uno mi ha detto che era tanto interessante questa opinione per lui. E sono d’accordo con lui davvero!