mercoledì 18 dicembre 2019

Intervallo (51)


Due foto della scena di Hakko




Hakko

Hkko significa una cerimonia buddista, che si recita un sutra e se ne fa la lezione fra di monaci, dividendola in otto volte in un tempio o anche in una casa privata. In questo caso, il sutra scelta è Saddharmapundarika-sutra (significa “Il sutra di Dharma (vuol dire generalmente la norma morale) suprema e sacra del loto bianco pulitissimo”).

Questa cerimonia si svolge come seguente (il caso che si è fa in una casa):

Prima di tutto, il padrone invita alcuni monaci buddisti e anche i suoi conoscenti partecipanti della cerimonia a sua casa in cui sono preparati i posti per i monaci e partecipanti. E loro eseguono la cerimonia due volte al giorno (cioè alla mattina e sera) per quattro giorni.

Questo sutra, naturalmente nato in India che è scritto in sanscrito, era tradotto in cinese da vari traduttori, e ci sono sei tipi. Ne sono rimasti tre e fra questi tre, in Giappone è il più diffuso quel tradotto da Kumarajiva (vissuto 344-413, che è nato dal padre indiano e invitato come l’insegnante del Buddismo in Cina e ha tradotto tanti sutra in cinese) che consiste di otto rotoli. (N.B: In Giappone, il sutra si usa direttamente quel tradotto in cinese.) Perciò, questi otto rotoli si fanno la lezione dividendo in otto volte.

Il dettaglio è che, prima si recita il sutra, poi l’insegnante interpreta la frase di ciò. Poi dopo, un altro monaco fa la domanda dottrinale e l’insegnante gli risponde. E il monaco giudice la giudica. E altro monaco (solitamente un po’ meno esperto) si incarica del moderatore.

All’inizio, nel periodo Heian, questa cerimonia è cominciata come la funzione commemorativa per i defunti. E poi, questo sutra era creduto devotamente dai nobili come quello da proteggere lo Stato e da dimostrare la strada più diretta per andare al mondo assoluto agio e pulito dopo la morte.

Soprattutto, nel quinto rotolo, c’è scritto che, anche le donne e gli uomini cattivi possono andare a questo mondo dopo la morte, quindi, non solamente gli uomini ma anche le donne ha tenuto ogni tanto questa cerimonia. (N.B: Nel periodo del Buddismo primitivo, si insegnava che le donne non potevano andare al mondo assoluto agio e pulito direttamente dopo la morte, ed è considerato che loro, prima di andarvi, dovevano rinascere una volta in un uomo. Invece, dopo che è nato il Buddismo Mahayana attorno al primo secolo, sono scritti tanti sutra e anche è espansa l’idea e la filosofia buddista in vari modi. Saddharmapundarika è uno dei sutra più rappresentativi e importanti nel Buddismo Mahayana.)