domenica 7 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 160~


Due foto della lespedeza



Makura no Soushi (160)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (159)

Cento ventesimo sesto

Verso settembre, ha piovuto per tutta la notte ma, è cessata la pioggia alla mattina seguente. E quando comincia a brillare il sole, la rugiada posata sul cespuglio nel giardino è ancora molto piena. È suggestiva questa scena!

Sulla decorazione di Suigai (una specie del recinto, fatto dal bambù oppure dall’asse in modo che lasci gli spazi), è rimasta un pezzo della tela di ragno quasi rotta. Su questo, sono rimaste alcune gocce e queste sembrano come le perle intarsiate. È veramente suggestiva anche questo!

Sulla lespedeza, si è posata la rugiada pienamente, perciò questo fiore cade la testa per la pesa della rugiada. Invece quando il sole sale un po’ più alto e toglie le gocce, il ramo della lespedeza si muove improvvisamente e si drizza da solo, senza nessun aiuto della mano umana. È molto suggestivo anche questo.

Tuttavia, quello che ho scritto sopra, non sarà interessante niente per gli altri e pensare così, è anche divertente per me.

Cento ventesimo settimo

Il sette di gennaio è la festa da mangiare sette tipi dell’erba commestibile. (in Cina, c’è stato questo costume dal tempo vecchio, cioè se noi mangiamo sette tipi dell’erba particolare, possiamo cacciare via gli spiriti maligni e questo costume era introdotto anche in Giappone)

Allora tanta gente mi ha portato queste erbe un giorno prima della festa (il sei di gennaio). Poiché ho trovato una erba sconosciuta tenuta da un bambino, gli ho chiesto come si chiama il nome di ciò. Il bambino, ma, guardando il viso dei suoi amici, non ha risposto subito.  Allora, dopo, un altro bambino mi ha detto:

“Si chiama Miminagusa (l’erba senza l’orecchio).”

E ho detto ridendo:

“Ho capito. Perciò, voi tutti mi avete ignorato!”

Dopo di che, loro mi hanno portato il crisantemo giovane e bello. E a questo momento, mi è venuta nel cuore una Waka come seguente:

Tsumedonao Miminagusakoso Awarenare
Amatashiareba Kikumoarikeri

La traduzione:

Poverino Miminagusa, perché non sa la maniera da comunicare, invece fra tante erbe, c’è il crisantemo che ha l’abilità di sentire.

(N.B: Il crisantemo si dice “Kiku” in giapponese, che significa foneticamente anche “sentire”.)

Ma, io non l’ho recitata con la voce, pensando che i bambini non capiranno questo genere di gioco.