domenica 10 aprile 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (103)


Due foto del suonatore di Biwa


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (67)

La storia di Hoichi senza le orecchie (3)

Una notte d’estate, il monaco ha dovuto visitare una famiglia che apparteneva alla sua parrocchia per servire alla veglia funebre. Poiché lui ha portato anche il suo discepolo, un ragazzo giovane che lavorava come cassiere, Hoichi restava al tempio da solo tranne alcuni servitori che abitavano nell'altra capanna. Era la notte calda umida e Houichi, in pigiama, è stato sulla veranda da cui si vedeva il giardino al retro del tempio a prima vista, per prendere il fresco.

Lui, aspettando il monaco, si sentiva un po’ solitudine e per svagarsi, ha cominciato a suonare Biwa. Passava cosi il tempo, ma il monaco non tornava. Hoichi pero, è rimasto ancora sulla veranda per rinfrescarsi.

A notte inoltrata, lui ha sentito un rumore di passi dalla parte della porta posteriore. Gli sembrava che qualcuno avvicinasse a lui passando il giardino. Appena notato di ciò, il rumore di passi si è fermato improvvisamente proprio avanti a lui. Tuttavia questo non era del monaco, perché la voce grande e potente ha chiamato il nome di Hoichi. Era il modo di chiamare molto arrogante e superbo, come se un Samurai chiamasse il suo servitore.

“Hoichi!”

“Sì” Hoichi ha risposto turbato per la voce minacciosa:

“Sono cieco e non capisco chi siete voi…”

“Non avere paura.” L’uomo sconosciuto ha detto con la voce un po’ intenerita:


“Io ho l’alloggio vicino qui e sono venuto da te per dirti una cosa. Cioè il mio signore è una persona di altissimo rango e lui dimora adesso in Akamagaseki con tanti vassalli. Oggi, il mio signore ha visitato appositamente la traccia della battaglia a Dannoura. Lui ha sentito dire che tu racconti bene la storia di questa battaglia con Biwa e vuol ascoltarti. Perciò tu, subito vieni con me al palazzo del signore con Biwa.”