Due foto della gente che tiene la torcia |
Makura no Soushi (299)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (298)
Duecento sessantatreesimo (10)
Quando l’imperatrice si è spostata dal palazzo imperiale a sua propria
casa per partecipare alla cerimonia, noi ancelle anche, naturalmente abbiamo dovuto
seguirla. Ma, il carro per noi, non era deciso l’ordine da salire, e le ancelle
ci sono salite facendo a gara.
Era veramente la brutta scena! Loro avevano fretta quasi da cadere,
come se ritornassero dalla festa. E io e le mie colleghe ancora rimaste poche, abbiamo
parlato:
“Non c’importa! Se non ci sia il carro per noi, e non potevamo
andare alla casa dell’imperatrice, lei ne capirà subito e ci manderà l’altro
carro per noi.”
Mentre parlavamo così, le altre ancelle sono salite nel carro
tutte quante facendo una massa. A questo momento, un funzionario dell’ufficio
per l’imperatrice ha gridato:
“Sono salite tutte le ancelle?”
E noi abbiamo risposto:
“No, ancora ci siamo rimaste.”
Allora lui si è avvicinato e ha ci ha trovato, e detto:
“Che strano! Credevo che tutte sono salite già. Come mai, voi
siete rimaste qui? Adesso, pensavo che basti preparare un altro carro per
Tokusen (le ancelle specialmente scelte dall’ufficio da preparare il vitto per
l’imperatore e la cerimonia importante nel palazzo imperiale). Perché è
successo il vostro ritardo?”
Dicendo così, lui stava per chiamare l’altro carro per noi, io quindi,
gli ho detto:
“No, no! Voi dovrete far salire quelle ancelle di Tokusen, prima
che noi. Per noi va bene dopo di loro.”
Lui mi ha risposto:
“Non mi prendete in giro. Salite per favore.”
E noi ci siamo salite. Dopo di noi, ho visto un altro carro per
Tokusen. Poiché la luce della torcia era debole, attorno era tanto buio. Questo
mi sembrava suggestivo e noi, sorridendo e divertendoci di questo piccolo
viaggio alla notte, siamo arrivate alla casa dell’imperatrice.