Sopra, una frase di Saddharmapundarika-sutra Sotto, è il fiore di loto |
Makura no Soushi (233)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (232)
Cento quarantaquattresimo
La descrizione di un giorno di un nobile di alta classe:
Lui è ancora celibe e un tipo favorito delle donne. La notte
prima, lui è stato, chissà, con una donna e tornato a casa sua all’alba. E lui
non è andato al letto, e avendo un po’ sonno, scrive la lettera per mandare alla sua donna con tanta cura.
(N.B: All’epoca di Heian, per l’uomo, era l'etichetta di scrivere una lettera alla sua donna con chi ha passato una
notte, appena tornato a casa.)
Lui si veste l’abbigliamento di colore rosso sovrapposto su quello
giallo con gli indumenti bianchi. E avanti a lui, ci sono alcune ancelle, ma,
lui non consegnando la lettera a una di loro, chiama apposta un ragazzo
domestico e gliela consegna bisbigliando qualcosa con la voce repressa.
E lui, essendo assorto nella meditazione, guarda fuori
indistintamente e poi comincia a recitare una parte di “Saddharmapundarika-sutra”.
(N.B: A questa epoca, questo era uno di sutra molto popolari fra la classe
nobile e era una delle culture obbligatorie di leggerlo e anche recitarlo per i
nobili, anzi che la fede. Questo sutra si può tradurre, “il sutra dell’l’insegnamento
di Budda di loto, più giusto e puro.”)
Già è preparata la colazione, però, lui sta ancora leggendo e
recitando una parte di questo sutra, che è più piaciuta a lui. Nel frattempo,
forse sarà vicino la casa di quella donna, è tornato il domestico. Allora lui
ferma di recitare il sutra e s’interessa subito della risposta della donna.
Può essere l’atto che è punibile da Budda, ma, un po’ comico e
carino!