mercoledì 17 luglio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 236~



Due esempi del pasto nell'epoca di Heian
Sopra, per il nobile di alta classe
Sotto, per il popolo



Makura no Soushi (236)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (235)

Cento ottantesimo ottavo

Se una persona, sia uomo sia donna, usa il linguaggio volgare improvvisamente, mi sento delusa veramente! Ma comunque, è la cosa strana che, si sente raffinato o volgare secondo il linguaggio usato. Tuttavia, posso dire che, anche io non mi sento che parlo più raffinatamente degli altri. Il linguaggio raffinato o volgare, solo io giudico soggettivamente.

Riguardo alla parola volgare, se uno la usa apposta, secondo l’occasione, non è male. Ma se una ancella anziana la parla impudentemente avanti alle sue colleghe giovani, loro si vergognano. Poverine, ma è logico!

Nel caso del romanzo, se l’autore usa il linguaggio volgare, mi scoraggia tanto e mi viene anche la voglia di dubitare il suo carattere.

Cento ottantanovesimo

Sarebbe molto brutto se una ancella offri il pasto al suo amante che le ha visitato al suo compartimento nel palazzo. Non mi piace veramente questo tipo di donna!

Se fossi io, non gli offrirei mai nemmeno Yuzuke (il riso cotto immerso nell’acqua calda, cioè il pasto più semplice), anche se lui si è ubriacato e abbia fame. Se lui non mi visiti più, pensando che io non abbia tatto, non me ne frego.

Quando una ancella sta a casa sua, può esserci ogni tanto il caso che lei offre il pasto al suo amante. Ma, secondo me, lo stesso, non sarà tanto bella!

(N.B: Attualmente, se i due innamorati mangino insieme, è la cosa naturale. E non si può dire esattamente se tutte le donne nell’epoca di Heian, pensavano come Shonagon o no.  Ma comunque, per Shonagon, incontrare l’amante e passare la notte romantica con lui sarà stato l’occasione molto importante e non avrà voluto perdere questo tempo per le altre cose, cioè per esempio come preparare il pasto e mangiare.)