Due foto del garofano cinese |
Makura no Soushi (234)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (233)
Cento quarantacinquesimo
Quando fa molto caldo, io, per tendere il calore lontano, uso il
ventaglio e anche metto la mano nella acqua ghiacciata, oppure tengo
addirittura il ghiaccio con la mano. Provando così a rendermi fresca, un
messaggero mi ha portato una lettera scritta sulla carta rosacea molto sottile,
che è legata al ramo del garofano cinese fiorito bello.
Quando l’ho vista, sono tanto commossa pensando la profondità della
benevolenza del mittente che l’aveva scritta nel momento talmente caldo. E io,
inaspettatamente, ho lasciato il ventaglio che mai volevo staccarmi fino a
questa ora, per leggerla.
Cento ottantesimo sesto
La descrizione di una sera di una donna nobile:
Lei si è coricata dietro il Kichou (consultate per favore “La serie
della letteratura giapponese ~ 186~”) vestita dell’abbigliamento notturno di
colore viola sopra gli indumenti bianchi con Hakama (una specie di pantaloni)
rossa.
Attorno di lei, stanno le ancelle e
le ragazzine domestiche vicino alla lanterna accesa. Gli avvolgibili di
listelli di bambù, ne sono alcuni caduti e alcuni alzati, e si sente il buon profumo
dell’incenso cinese delicatamente. È una scena molto suggestiva e elegante.
Quando la notte è un po’ inoltrata,
qualcuno bussa alla porta per pudore. Allora una ancella che ha inteso la
situazione, lo introduce al posto dove c’è la sua padrona segretamente.
Vicino alla padrona è messo Biwa (liuto
giapponese) ben elaborato. Allora lui, parlando con lei, di tanto in tanto
suona questo strumento senza tanto rumore. È anche la scena molto suggestiva
questa!